"La Juve è fatta al 95%". Si aspetta Cuadrado

Marotta riprende il colombiano e replica a De Boer: «Farò tesoro dei suoi dubbi...»

"La Juve è fatta al 95%". Si aspetta Cuadrado

Squadra fatta al 95%, ha detto ieri Beppe Marotta a Villar Perosa. Giusto però tenersi larghi, perché ai campioni d'Italia manca ancora (almeno) un centrocampista e altre trattative in uscita hanno subìto di recente un rallentamento. È il caso per esempio di Zaza al Wolfsburg: più o meno saltato perché i tedeschi, stufi dei tentennamenti dell'attaccante bianconero, hanno virato su Mario Gomez, l'ex giocatore della Fiorentina rigeneratosi in Turchia l'anno scorso: i viola si libera di un ingaggio monstre, lui torna in Germania e Zaza rischia di restare a Torino.

Tutto comunque può ancora succedere («al momento è in squadra»), comprese altre destinazioni tipo Milan o Roma: pure perché su quei soldi (25 milioni circa) la Signora contava per riequilibrare un po' i conti e per mettere in cantiere qualche altra operazione. Tipo il rientro di Cuadrado. Confermato almeno nelle intenzioni dallo stesso Marotta: «La sua esperienza a Torino è stata molto positiva. È un giocatore del Chelsea, ma ci interessa». E per una volta Conte non si metterebbe di traverso: il colombiano non ha giocato all'esordio in Premier e ha fatto chiaramente capire di essere lusingato dai desideri della Juve di riaverlo con sé, preferendola alla corte di Milan e Inter. L'operazione dovrebbe chiudersi sulla base di un prestito oneroso di circa 4 milioni, con successivo diritto di riscatto per i bianconeri: Allegri tornerebbe così ad avere a disposizione un giocatore abile a saltare l'uomo sulla fascia, immaginando di poter magari anche giocare con Pjaca sull'altro esterno schierando così un tridente vero. Senza nemmeno dimenticare che Cuadrado può agire da trequartista, scompaginando comunque i piani avversari con la velocità e i dribbling che gli sono propri: dulcis in fundo, va ricordato che lo scorso anno ha pure giocato al posto di Lichtsteiner nel 3-5-2. Giocatore buono per tre ruoli e almeno un paio di moduli.

A proposito dello svizzero, la sua cessione - che farebbe anche bene al bilancio vista la sua ormai lunga permanenza in bianconero (cinque stagioni alle spalle) e l'avvenuto ammortamento del cartellino (pagato alla Lazio 10 milioni) - è ormai certa: piace in Bundesliga (Schalke 04 e Borussia Dortmund), ma ha estimatori anche in Inghilterra e per una dozzina di milioni la Juve lo farà partire. Parimenti potrebbe fare le valigie, più che Lemina («aveva richieste importanti, ma in lui crediamo molto», così Marotta), Pereyra: il Watford insiste nel chiederlo e «nel giro di un paio di giorni capiremo se tutto andrà a buon fine».

A quel punto la Juve che ieri ha festeggiato il primo gol di Higuain ma registrando anche il problema muscolare di Pjanic - andrebbe a caccia di un altro centrocampista: non Brozovic («escluso»), semmai uno tra Witsel (Zenit, in scadenza nel 2017) e Matuidi. Che a Parigi un giorno confermano e un altro non troppo: si vedrà. Replica finale a De Boer che aveva parlato di Juve non rafforzata: «Se un esperto come lui ha dubbi su di noi, faremo tesoro...».

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