Dicono che il calcio italiano se la passi male. È vero, dato che - insieme agli Orange olandesi - gli Azzurri sono l'unica grande nazionale di prestigio assente al Mondiale. Se l'Italia ha toccato uno dei punti più bassi della sua storia, anche la Serie A vive uno stato di crisi. Ma la storia, come raccontava Marx, è fatta di momenti bui che si alternano a periodi di splendore sociale ed economico. Un'altalena di fasi tra di loro opposte su cui le big del campionato italiano sono già salite in questo mese di giugno, piazzando in breve tempo una raffica di acquisti che fanno parlare già ora di una lotta scudetto anticipata di qualche mese.
L'inversione di tendenza auspicata da tifosi e addetti ai lavori può essere spiegata con un numero: 17, come gli acquisti di giocatori "nuovi" confezionati complessivamente dalle prime quattro squadre dello scorso campionato, le stesse che probabilmente lotteranno per il titolo. In rigoroso ordine di classifica: Juventus, Napoli, Roma e Inter. Quest'anno, ben prima dell'inizio ufficiale della finestra estiva di mercato - dall'1 luglio al 18 agosto - le big del nostro campionato sono state attivissime, anticipando la concorrenza con na serie di colpi che promettono scintille. E che raccontano di una Serie A che vuole tornare ai fasti di un tempo. Come spesso succede, le strategie portate avanti dalle fab four sono tra di loro molto diverse. Partiamo dalla regina di questo mercato: la Roma. Il ds giallorosso Monchi è stato fin qui il protagonista assoluto del calciomercato. Otto gli acquisti perfezionati: in ordine di ruolo, Mirante, Santon, Marcano, Coric, Cristante, Zaniolo, Pastore e Kluivert.
Perché Juventus e Napoli no? La Vecchia Signora sta lavorando in continuità con gli anni passati, confermando il blocco della rosa che ha vinto tutto sotto la guida di Conte prima e Allegri poi. Pochi colpi, ma di livello eccezionale e quando possibile a parametro zero. Vedi il centrocampista turco Emre Can - ennesimo capolavoro firmato Beppe Marotta - ma anche l'ex portiere del Genoa Mattia Perin, acquistato in un affare da circa 15 milioni di euro. Molti meno di quelli spesi per strappare al Valencia una vecchia conoscenza interista, quel Joao Cancelo che nei piani della Juve andrà a prendere il posto di Stephan Lichtsteiner: 40 milioni. E li vale tutti. In parziale stallo il mercato del Napoli, che dopo l'arrivo sulla panchina di Carlo Ancelotti attende la fine dei Mondiali per piazzare i "cinque acquisti" di cui ha parlato il presidente De Laurentiis. Intanto sono già arrivati Verdi e Ruiz. Fantasia al potere.
E poi c'è l'Inter. In poco più di un mese i destini dei nerazzurri sono cambiati completamente. Dopo la vittoria all'ultima giornata contro la Lazio e la qualificazione in Champions League, in casa nerazzurra è arrivato finalmente un periodo di tranquillità economica e societaria. Nonostante gli obblighi burocratici e finanziari da assolvere nel quadro del Financial Fair Play, l'Inter ha messo in piedi una strategia di mercato davvero convincente. Capitalizzati al massimo i virgulti della Primavera di Davide Vecchi per rientrare nei paletti stabiliti dalla Uefa, il ds Ausilio si è mosso su due piani.
Da un lato ha piazzato a parametro zero i colpi De Vrij e Asamoah per blindare la difesa, dall'altro ha lavorato con la Roma per portare a Milano il sogno proibito di Spalletti, Radja Nainggolan. Senza dimenticare l'acquisto - anch'esso perfezionato qualche mese fa - dell'attaccante argentino Lautaro Martinez. L'inizio della stagione 2018/2019 è fissato per il 19 agosto. Quest'anno, però, la lotta scudetto è già iniziata: sotto l'ombrellone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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