Torino Conte (ancora) in tribuna, Carrera ieri in conferenza stampa e Alessio oggi in panchina a fare da secondo per la prima volta in stagione: importerà poco o nulla, ma così è. Conta invece che non siano stati nemmeno convocati Vucinic (influenza intestinale), Buffon (coscia sinistra) e De Ceglie: «Noi comunque non andiamo in giro a piangere», ha detto ieri Carrera. Risultato: Storari in porta, Quagliarella e probabilmente Giovinco in attacco. Per il resto, toni distensivi dopo le baruffe estive legate alla Supercoppa: «Ci siamo divertiti, abbiamo scherzato. Se stringerò la mano a Mazzarri oppure al suo secondo Frustalupi? Saluterò entrambi, senza alcun problema. Così come non ci sono stati screzi tra me e Conte: tra noi c'è grande stima, ho preso il suo posto ma ora torno a fare il mio lavoro con grande rispetto. In panchina andrà Alessio, che è il vice di Conte. Io tornerò con entusiasmo al mio ruolo. Un futuro in panchina? Onestamente non mi interessa. Sto bene qui e non mi pongo altri obiettivi».
Il tempo per una risposta ai «soldatini» di Antonio Cassano («qui ci sono seri professionisti») e per spiegare che «non abbiamo copiato il 3-5-2 del Napoli, ma solo cambiato modulo l'anno scorso per sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori. Il nostro calcio è più propositivo del loro».
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