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Juve, un punto per far festa senza Ronaldo e con i baby

Basta un pari per lo scudetto. Allegri fa turnover in vista dell'Ajax e conta ancora sulle magie di Kean

Juve, un punto per far festa senza Ronaldo e con i baby

Torino Uno scudetto da (non) festeggiare in mezzo ai quarti di finale di Champions League. Letteralmente. Oggi, a Ferrara contro la Spal, alla Juventus basterà un pareggio per diventare campione d'Italia per l'ottava volta di fila e con sei giornate di anticipo: c'è da farsi girare la testa al sol pensiero, ma tant'è. Non è nemmeno una notizia, a dirla tutta, visto il dominio andato in scena dagli albori della stagione: ci sarà solo da prendere atto, anche perché è difficile immaginare che oggi i bianconeri possano tornare a casa con nulla in mano. Vero che ne rimarranno a casa parecchi - tra questi Rugani, giocherà il giovane Coccolo - e che altri rivedranno il campo dopo lunga assenza (Cuadrado), vero però che ci sono una dignità e una maglia da onorare. Dopo di che, Allegri per primo ha spiegato che «rischiare sarebbe una follia» e pertanto Ronaldo non scenderà in campo, al pari di Chiellini ed Emre Can il cui recupero in vista del match contro l'Ajax di martedì rimane in dubbio. «Chi sarà a disposizione domenica (domani, ndr), lo sarà anche per il match contro gli olandesi: è molto semplice».

L'incontro odierno è insomma poco più o poco meno di una scocciatura: giocherà chi sta bene al cento per cento e/o chi dovrà mettere un po' di benzina nel motore. A patto che non si intravedano trappole dietro l'angolo: Bonucci dovrà fare gli straordinari, nonostante ad Amsterdam avesse accusato qualche fastidio nel riscaldamento, non vedrà il campo l'appena rientrato Douglas Costa - nemmeno convocato - dal momento che lo stesso ha sentito un fastidio a un polpaccio appena concluso il match in terra olandese. Bisogna insomma usare il bilancino e preservare energie fisiche e mentali per avere poi la meglio sull'Ajax regalandosi quindi altre tre (potenziali) partite serie prima della fine della stagione: quel che succederà tra i patri confini avrà quindi valore solo per le statistiche. Toccherà allora di nuovo a Kean, rimasto in panchina alla Cruijff Arena ma con cinque gol già all'attivo in questo campionato: «Per martedì vedremo, intanto è importante che scenda in campo con la testa giusta e si metta in evidenza», ha spiegato Allegri. Il quale, sempre ragionando in ottica Ajax, lascerà a riposo anche Mandzukic, ancora senza reti nel 2019. Dybala, scivolato nel corso della stagione al ruolo di seconda scelta, potrà così provare a lanciare segnali di vita degni di chi fino a un anno fa sognava di insidiare i primi quattro o cinque al mondo, salvo poi perdersi senza più riuscire nemmeno a mostrare la cattiveria necessaria per confermarsi ai piani alti del calcio internazionale.

Dall'altro lato la Spal, tranquilla ma non tranquillissima avendo 4 punti di margine sull'Empoli terz'ultimo: a Ferrara peraltro Allegri ha anche allenato, ma non per questo regalerà punti. «Vincere uno scudetto, per di più l'ottavo di fila, in mezzo ai quarti di Champions non è certo un problema. Potremmo vivere una giornata straordinaria, ma i festeggiamenti andranno rimandati per ovvi motivi». È la dura legge di chi vive il campionato come una parentesi: la sostanza abita altrove.

E intanto Marcello Lippi, che da tecnico della Juve conquistò proprio contro gli olandesi l'ultima Champions bianconera, ammonisce: «Il primo match non è stato negativo ma l'Ajax gioca meglio in trasferta che in casa».

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