La Juve resta padrona del proprio destino davanti al socio Tether

Bianconeri ok con Nico e Vlahovic ora si giocano l'europa a Venezia

La Juve resta padrona del proprio destino davanti al socio Tether
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Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic: un gol a testa nella ripresa e la Juve, battendo l'Udinese, si avvicina sensibilmente al quarto posto e alla qualificazione in Champions. Ai bianconeri basterà adesso battere il Venezia nell'ultima giornata per tagliare il sospirato traguardo e dare una sistemata ai conti societari.

La partita è quella attesa: Signora avanti e friulani in attesa. Locatelli pare ispirato, Kolo Muani gioca di sponda e sugli esterni Yildiz e Conceicao cercano di creare superiorità. L'Udinese sta sulle sue, il povero Davis dovrebbe essere supportato da Ekkelenkamp ma in realtà deve fare tutto da solo. Risultato: il possesso palla è quasi tutto dei padroni di casa (73% a fine primo tempo), mentre gli ospiti tentano di resistere e tutto sommato paiono anche ben organizzati. Un piattone di Locatelli dal limite finisce a lato di poco, poi è Okoye a compiere un mezzo miracolo in uscita su Kolo Muani dopo una bella intuizione dello stesso capitano juventino: il risultato però non cambia, nemmeno quando Cambiaso conclude personalmente un contropiede solitario e quando appena prima di metà gara Nico Gonzalez impegna Okoye con un tiro da fuori che finisce poi contro il palo. In mezzo, anche un'occasione per Zemura su cui diventa provvidenziale una chiusura di Alberto Costa dopo una sciagurata palla persa di Nico Gonzalez: non ci sono fischi allo Stadium dove sono presenti anche dei rappresentanti di Tether, ovvero l'azienda che è diventata il secondo azionista della società raggranellando il 10% circa delle quote ma è un fatto che il popolo bianconero si aspetti di vincere e basta.

Conceicao inaugura la ripresa con un bel sinistro a giro (bravo Okoye: palla poi sul palo) e il vantaggio arriva poco dopo per merito di Nico Gonzalez, il cui sinistro è vincente dopo un recupero palla di Yildiz: terzo gol in campionato per l'ex viola, a lungo inconcludente anche ieri sera ma infine decisivo.

A quel punto la partita si addormenta quasi: Udinese troppo povera in attacco, Juve in controllo e ancora a segno nel finale con il neo entrato Vlahovic. Che potrebbe avere salutato così il pubblico della Stadium, prima di una probabile partenza estiva.

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