È un'Italia dimezzata quella che oggi entra nell'urna della Champions League. Dopo aver perso Inter e Napoli ci saranno infatti solo Juventus e Roma a rappresentare la Serie A nell'Europa nobile a Nyon (ore 12 diretta Sky Sport e Rai). Una delle grandi favorite, la Signora, e la semifinalista della passata stagione. La squadra di Allegri, vincitrice del girone, ha più del cinquanta per cento di possibilità di un sorteggio favorevole: Ajax, Schalke e Lione l'ideale anche se i francesi hanno vinto sul campo del City e fermato Guardiola in casa. Restano Atletico Madrid, Liverpool e Tottenham. Dovendo scegliere meglio gli spagnoli del Cholo Simeone, mai davvero convincenti finora ma sempre un avversario ostico. Tra le due inglesi per quanto visto nel doppio confronto con Napoli e Inter (che oggi insieme alla Lazio conosceranno le rivali dei sedicesimi di Europa League), il tallone d'Achille è la fase difensiva che Klopp e Pochettino non hanno messo mai davvero a posto. Ma quelli da evitare sono i Reds che guidano la Premier e dopo la finale dell'anno scorso hanno consapevolezza anche europea, nonostante i tre ko nel girone pesino.
Per la Roma invece è una sorta di campo minato, tolto il Porto, che comunque è la squadra che ha fatto più punti nella fase a gironi, sedici e senza mai perdere. Per il resto tra Barcellona, Manchester City, Psg, Borussia Dortmund e Bayern è detto tutto se si pensa che a oggi sulla carta sono i bavaresi quelli da pescare. Perché i gialloneri tedeschi che dominano la Bundesliga sono squadra straripante.
Certo tra due mesi i valori potrebbero essere ribaltati, perché mai come per la Champions è vero che inizia un'altra competizione, non solo per le gare a eliminazione diretta. Ma anche perché squadre ora in difficoltà in vista degli ottavi potrebbero aver ripreso a correre e viceversa. Vale per la Roma restando in casa nostra.
Invece la Juventus che ha messo la Champions in testa agli obiettivi stagionali, dovrà essere in grado di cambiare marcia. Ecco perché Cancelo si è operato subito al menisco, per averlo in forma per gli ottavi. Ecco perché Allegri vuole mettere più fieno in cascina possibile in campionato, per poi dare la priorità all'Europa. Allegri va ripetendo che «si può migliorare». Ci si aspetta un'altra allegrata. Nel primo anno fu il rombo per far giocare tutti i centrocampisti (Marchisio, Pogba, Pirlo e Vidal) e arrivò in finale. Due anni dopo l'intuizione fu Mandzukic all'ala. In entrambi i casi arrivò in finale.
Anche quest'anno l'impressione è che la squadra abbia bisogno di un'invenzione, fosse solo per il fatto di trovare la quadra in attacco tra Dybala, Mandzukic e Ronaldo. Questa la chiave, più che da una pesca fortunata oggi, per i sogni Champions della Signora.
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