La Juve ruspante del Tudor furioso è a rischio "autogol"

Igor dopo l'1-1 in casa del Verona ha attaccato l'arbitro, glissando però su dove dovrebbe migliorare la sua squadra

La Juve ruspante del Tudor furioso è a rischio "autogol"
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Le accuse e le polemiche di Tudor, ma anche l'arbitro Rapuano e i suoi collaboratori retrocessi in serie B per qualche giornata.

La domenica seguita all'1-1 tra Verona e Juventus non è stata delle più serene. Perché gli strali lanciati dal tecnico croato pochi minuti dopo la fine del match hanno avuto ripercussioni: il popolo bianconero si è sentito defraudato e si è immedesimato una volta di più nel modo di fare del suo allenatore, evidentemente apprezzato per la sua juventinità mai nascosta e anche per quel modo di fare ruspante che ogni tanto tracima.

"Certe cose bisogna dirle a chiare lettere le sue parole -. Il rigore che ci è stato fischiato contro è stato vergognoso, solo chi non ha mai giocato a calcio può darlo. E c'era il rosso per il fallo di Orban su Gatti". Ovvero la gomitata che le telecamere hanno poi evidenziato in maniera netta: punto di vista condivisibile che in effetti ha trovato d'accordo anche i vertici arbitrali.

Diverso appare invece il pandemonio scatenato per il fallo di mano di Joao Mario, non tanto perché un rigore del genere si possa/debba anche non assegnare, quanto perché ormai da anni la tendenza è quella: andrebbe quasi certamente cambiata la regola, ma le polemiche e le rimostranze rimarranno finché non si metterà mano alla radice del problema.

Detto ciò, Tudor non si è nascosto e anzi ci è andato giù pesante. Magari anche troppo, se qualcuno ha ancora in mente lo stile Juventus di una volta: evidentemente era però troppa la rabbia per non avere centrato il quarto successo di fila che anche un minimo di autocontrollo è andato a farsi benedire.

Del resto non è che Allegri, per rimanere a tempi più o meno recenti, abbia mai troppo brillato per savoir faire e il suo "dov'è Rocchi?" pronunciato al termine della finale di Coppa Italia contro l'Atalanta di due anni fa è diventato ben presto un tormentone: archiviato l'atteggiamento flemmatico di Thiago Motta che infatti non è stato apprezzato per questo e altri motivi riecco adesso l'allenatore che non nasconde i propri sentimenti.

E che difende la propria squadra a tutti i costi, mettendo però un po' in secondo piano che la mancata vittoria di Verona possa anche essere spiegata con l'evidente stanchezza - seguita agli straordinari contro Inter e Borussia Dortmund - e con un equilibrio in campo che ancora una volta è mancato.

Oltre a lamentarsi di Rapuano e del Var, insomma, la Juve in vetta da sola in attesa del Napoli stasera, farebbe allora bene anche a capire dove è chiamata a migliorare. E non di poco.

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