Juve, tra le scorie nulla è scontato

In una bolla verso il vertice tra Agnelli e Allegri che vuole rinforzi top

Juve, tra le scorie nulla è scontato

Gli effetti dell'Ajax sulla Juventus non conoscono fine. Giorgio Chiellini le ha chiamate scorie. Si parte dalle false partenze: Fiorentina, Inter e Torino. Sempre in svantaggio nel primo quarto d'ora. Poi gli infortuni. Dopo la lezione dei nipotini di Cruijff lo spogliatoio già malconcio è stato letteralmente decimato. E quelli sani hanno quasi tutti staccato la spina, vedi Cancelo e Pjanic per citare i protagonisti del gol regalato ai granata.

L'eccezione resta Cristiano Ronaldo, che ha regalato la vittoria scudetto con i viola (causando l'autogol del 2-1) ed evitato le sconfitte nei due derby, d'Italia e della Mole. Un gol da supereroe quello al Torino: un colpo di testa «volando» a 2,47 metri da terra (la misurazione di Sky), per poi restare sospeso in aria grazie a quel concentrato di muscoli e nervi e quindi colpire con una testata. Sarebbe lo spot ideale per lanciare il nuovo cartone animato che CR7 ieri ha presentato sui suoi social. Nel video di promozione si vedono rovesciate e destri potenti, ma non il colpo di testa. Sempre più marchio di fabbrica del marziano: sette delle ultime 10 le ha realizzate così.

E si torna alle scorie. Tra queste c'è lo scontento manifestato pubblicamente da Cristiano Ronaldo. Dall'eloquente gesto del «ce la siamo fatta sotto» al disappunto manifestato pubblicamente nei confronti dei compagni in queste ultime gare. In estate bisognerà lavorare per sfruttare ancora meglio il portoghese, lo sa anche Massimiliano Allegri: «Il calcio è un gioco di conoscenza, Ronaldo è al primo anno nella Juventus, l'anno prossimo sarà sicuramente meglio».

E così si torna alla madre di tutte le scorie, il tormentone sul futuro di Allegri. Dopo il derby, il tecnico ieri si è fermato in città nonostante i quattro giorni di riposo concessi alla squadra. La Juventus è come se fosse caduta in una bolla in attesa del vertice tra l'allenatore, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. Non ci sarebbe niente di più sbagliato nel dare tutto per scontato. La sicurezza di andare avanti insieme, manifestata a parole da Allegri e dal presidente, dovrà essere confermata al tavolo. Per rilanciare l'assalto alla Champions, Allegri si muoverà in più direzioni. Evitare di esasperare la pressione sull'obiettivo, eliminare gli equivoci nella rosa che impediscono di avere un'identità precisa e rinforzi di qualità. Perché le allegrate non sempre riescono. Come il Dybala tuttocampista che ha trascinato la squadra in un grande equivoco tattico. Fin dall'inizio ci sarebbero state perplessità sulla coesistenza della Joya con CR7. E poi Allegri chiederà nuovi innesti, sicuramente uno di qualità assoluta a centrocampo dove Pjanic ha deluso.

Ecco perché su questi presupposti, non bisogna dare nulla per scontato. Compresi i punti di vista più divergenti che convergenti con Nedved e Paratici. Ecco perché Conte tiene in sospeso i suoi corteggiatori e le voci alimentano il sogno Guardiola e la sorpresa Mihajlovic.

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