È una Juve settebellezze Ma Allegri si straccia le vesti

Settima vittoria di fila con doppietta di Mandzukic e brivido finale Il tecnico s'infuria: «Meglio gettare via il cappotto che i punti»

È una  Juve settebellezze Ma Allegri si straccia le vesti

Settima di fila, come Allegri aveva ordinato. Con arrabbiatura incorporata, anche. La Juventus manda in archivio il 2015 con un'altra vittoria, battendo 3-2 il Carpi a Modena nonostante l'iniziale vantaggio dei padroni di casa.

Troppo morbida però la formazione emiliana, con una difesa approssimativa e il solo Borriello autore del gol - davvero degno della serie A. Così, la Signora ha impiegato una manciata di minuti per riportarsi in parità con Mandzukic e per trovare il vantaggio già prima di metà gara ancora con il croato. Q

Quando poi Pogba inaugurava la ripresa battendo Belec, sulla partita sarebbe potuto calare il sipario fino al recupero: a quel punto, però, uno sciagurato Bonucci si esibiva in un autogol degno di Comunardo Niccolai, permettendo al Carpi di sfiorare anche il 3-3 che il povero Lollo sprecava ciabattando a due passi da Buffon. Nonostante non avessimo cominciato al meglio - ammette Allegri avevamo poi fatto bene fino a cinque minuti dal termine. A quel punto si è fatto un po' di casino, rischiando di buttare via tre punti come già successo contro il Frosinone.

Ci servirà da lezione per il 2016. Come complicarsi insomma una domenica che avrebbe potuto essere vissuta molto più tranquillamente: al fischio finale, Allegri aveva così preso la via degli spogliatoi dopo avere gettato per aria il giaccone e preso a calci una bottiglietta d'acqua. Il tecnico livornese pareva Conte, ecco, anche se al pronti via aveva mantenuto la calma quando Bonucci era sembrato uno scolaretto emozionato al cospetto del più forte attaccante del mondo: un paio di disimpegni sbagliati, una chiusura ritardata su Borriello e il Carpi passava così in vantaggio senza che Buffon nella circostanza un po' pigro potesse metterci una pezza. Come sempre in questi casi, alla piccola' sarebbe servito un pizzico di tempo per ritarare il tutto calzando l'elmetto.

Invece no, 180'' e la faccia cattiva della Signora trovava in Mandzukic il suo degno rappresentante: Cuadrado sfondava a destra, Khedira concludeva ma Belec respingeva, il che però non impediva al croato di controllare al volo trovando la porta da centro area. Bello caldo, l'ex attaccante del Bayern Monaco. Con numeri ulteriormente aggiornati prima del riposo: cross di Evra da sinistra, stacco da centravanti vero e tanti saluti alla buona volontà del Carpi. Per SuperMario, prima doppietta in bianconero, sesta rete in campionato e quinta nelle ultime sei presenze: l'estetica è un'altra cosa, ma sulla concretezza non è più lecito avere dubbi.

Sulla carta, la Juve chiudeva i conti appena dopo il riposo: lancio di Marchisio alla Pirlo, inserimento di Pogba e 3-1 servito con quaranta minuti da gestire senza patemi. Annulato un gol per fuorigioco a Rugani all'esordio in campionato, dopo di che la scena se la prendeva ancora Bonucci: per lui tanto carbone anticipato, per la Juve i tre punti attesi.

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