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La Juve soffre e il Var si guasta. Per Lazio e Inter vietato fermarsi

La Juve soffre e il Var si guasta. Per Lazio e Inter vietato fermarsi

La Juventus si porta avanti con il lavoro, vincendo a Ferrara ma soffrendo, come soltanto lei sa fare, anche contro l'ultima in classifica. La Spal non ha fatto nulla di eccezionale, con una punta sola, Petagna, ma è riuscita nell'impresa di creare affanni alla squadra di Sarri che si è esibita secondo ritmi e usi ormai conosciuti. Con questa andatura sarà difficile competere in champions league ma se è vero che ogni partita e ogni torneo è un discorso diverso, è pur vero che questa Juventus raramente sviluppa un football verticale e quando ne ha voglia e testa allora viene fuori il gol di Ramsey. Rivisto Chiellini, arruffone come un debuttante per voglia di dare sangue a un gruppo lezioso, un allenamento vero prima che in cominci la guerra vera. Sarri ha continuato a sbracciarsi ma la squadra ha risposto a strappi, noiosa in mezzo al campo e imprevedibile soltanto quando la palla passa tra i piedi di Dybala, di Cuadrado e di quel fuoriclasse di Ronaldo che ha segnato ancora, ha colpito una traversa, è andato altre due volte alla conclusione feroce, si è visto annullare un gol per off side segnalato dal Var e sembra caviale tra cibo precotto. Il Var ha funzionato come tante cose del sistema Italia, il monitor di bordo campo è andato in black out e Federico La Penna, arbitro, è dovuto ricorrere al walkie talkie, come un esploratore o boy scout, per dialogare con il collega Di Bello che gli comunicava il fallo di Rugani che avrebbe consegnato il rigore della speranza alla Spal. Si è avuta, dunque, un'altra conferma: è l'arbitro al Var a decidere gli episodi e non l'arbitro di campo che si deve fidare del proprio assistente davanti al video, quando questo funziona. Prepariamoci ad altri inconvenienti di percorso, le tecnologie possono non essere perfette, in champions e all'Europeo, occhio al corto circuito. Il sudore juventino ha portato a Sarri altri tre punti per vivere una domenica senza patemi e pensare al viaggio in Francia, il Lione di Garcia ha censo superiore alla Spal ma servirà un'altra Juventus. Oggi la Lazio a Genova e l'Inter a Milano contro la Sampdoria non possono fermarsi se vogliono tenere vivo il torneo. E così sarà. Post scriptum: visto a Firenze l'arbitraggio di Calvarese assegnare un rigore alla Fiorentina, dopo aver annullato un gol a Ibrahimovic. Presumo che Rocco Commisso non provi più disgusto per le porcherie del nostro calcio.

Bye bye.

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