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Una Juventus d'angolo per risolvere il mal di gol

Cuadrado segna dalla bandierina, poi dominio e tanti sprechi prima che Dybala la chiuda all'82'

Una Juventus d'angolo per risolvere il mal di gol

Alla depressa Juventus di questi tempi servivano due partite come quelle contro la Salernitana e il Genoa: in pratica, le due peggiori squadre della serie A e per di più decimate da assenze e infortuni. Così, dopo avere vinto all'Arechi, i bianconeri si sono ripetuti allo Stadium contro i rossoblù privi di otto elementi: gol di Cuadrado direttamente da calcio d'angolo a inizio gara e poi via con il pilota automatico fino al definitivo 2-0 siglato nel finale da Dybala. Recuperando confidenza con i tre punti, ritrovando facilità ed entusiasmo in alcune giocate, scoprendo che Pellegrini non è poi tanto peggio (anzi) di Alex Sandro e via di questo passo.

Intendiamoci: se sarà vera gloria lo si scoprirà strada facendo e magari dopo la pausa natalizia, visto che prima delle feste gli ex campioni d'Italia incroceranno ancora Venezia, Bologna e Cagliari, certo non tre corazzate per quanto squadre rispettabilissime. Però, intanto, i punti necessari per rimanere aggrappati al treno europeo e per immaginare una possibile rimonta fino al quarto posto sono arrivati e Allegri non può che compiacersene.

Facendo sempre la tara con la pochezza dell'avversario di ieri, a tratti davvero imbarazzante, vanno poi evidenziati alcuni progressi a partire dalla buona applicazione della truppa nello schierarsi con il 4-2-3-1: Locatelli e Bentancur davanti alla linea a quattro difensiva se la sono cavata più che discretamente, così come Dybala pare del tutto a suo agio nel giocare da vero trequartista. Certo, se Kulusevski utilizzato sulla destra - ogni tanto provasse anche qualche giocata con il destro invece di rientrare sempre sul piede preferito, la manovra se ne gioverebbe evitando di perdere tempi di gioco: però, insomma, contro squadre come il Genoa anche la timidezza dello svedese può passare in secondo piano.

Detto del gol di Cuadrado dalla bandierina e finito dritto sul secondo palo senza che Sirigu riuscisse a intervenire, la Juve del primo tempo avrebbe già potuto chiudere i conti. Lo stesso ex portiere granata era però stato prodigioso in almeno due circostanze, prima su un colpo di testa ravvicinato di De Ligt e successivo tentativo di tap in di Morata, poi su una conclusione al volo dello stesso spagnolo.

Quindi, la ripresa: Sirigu ancora protagonista più volte su Dybala e poi ancora pronto a dire no a Cuadrado, cercando di tenere in vita i suoi compagni. Shevchenko le provava tutte e chiedeva uno sforzo anche a Pandev, beccato dal pubblico in quanto ex interista: quando Ekuban si divorava una potenziale palla gol, diventava però chiaro che il match non sarebbe più tornato in equilibrio. Dybala sigillava poi la pratica con un sinistro dei suoi: quinto posto raggiunto in compagnia della Fiorentina e meno sette dall'Atalanta confermato.

Per il momento, più di così non si può.

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