La Kostner scivola sull'amore: deferita per il caso Schwazer

Quattro anni per aver coperto l'ex fidanzato. La storia d’amore poi finita con il marciatore ora rischia di pesare anche sulla carriera sportiva

La Kostner scivola sull'amore: deferita per il caso Schwazer

Ori, cadute, fughe e ritorni. E in mezzo, per Carolina Kostner, un dolore che ha ferito l’anima più che il corpo e ora rischia di pesare anche sulla carriera sportiva: la storia d’amore poi finita con il marciatore Alex Schwazer, risultato positivo alla vigilia delle Olimpiadi di Londra. Ora per la pattinatrice altoatesina, bronzo olimpico a Sochi e tante medaglie nel palmares, arriva il deferimento nell’ambito dell’inchiesta sul suo ex fidanzato, con una richiesta di quattro anni e tre mesi di squalifica da parte della Procura antidoping del Coni. L’accusa è aver favorito l'ex fidanzato nella violazione delle norme antidoping, e l’omessa denuncia.

Ventotto anni il prossimo febbraio, la Kostner pattina da quando di anni ne aveva quattro: allenamenti e studio tra la sua Ortisei e Oberstdorf, sudore, musica, ghiaccio e medaglie. Cinque volte campionessa europea, è nel 2012, ai mondiali di Nizza, che mette a segno il suo capolavoro sportivo: oro, un’azzurra davanti a tutto il resto del mondo che pattina. Nel 2007 aveva già vinto un argento nella rassegna iridata, bissando il secondo posto anche nel 2013. Una vita sul ghiaccio senza mezze misure però: poco più che ragazzina è stata scelta dal Coni a rappresentare l’Italia ai Giochi di Torino, lei portabandiera azzurra ancor prima di essersi consacrata campionessa. E l’Olimpiade che la tenne a battesimo inaugurò il tabù a cinque cerchi sfatato solo ora: nel 2006 i suoi primi Giochi finirono senza gloria, esibizione sporcata nel corto da una caduta su una combinazione di tripli, e nono posto finale.

Inquieta e a caccia della strada maestra, Carolina decide un cambio importante: la vita tra l’Alto Adige e la Germania va stretta alla Kostner che lascia il suo allenatore, Michael Huth dopo otto anni di sodalizio. Vola oltre oceano, inseguendo il sogno americano e quel salto di qualità che almeno a Los Angeles resterà disatteso. Lavorare alla corte di Frank Carroll e Christa Fassi non ha prodotto infatti gli effetti sperati. Carolina non solo non spicca il volo, ma fallisce l’appuntamento più importante, quello con le sue seconde Olimpiadi, che dovevano essere del riscatto e si trasformano in incubo, lontana dal podio. Un disastro che la porta via da Vancouver con il 16° posto e le accuse dei vertici dello sport italiano. Ed ecco allora un nuovo cambio, o meglio ritorno: nel luglio 2010 torna a Oberstdorf per riprendere ad allenarsi con Huth.

In mezzo poi la vita, che non è solo palestra e allenamenti: la storia d’amore con Schwazer, olimpionico a Pechino. È il suo oro che presto si trasforma in ferro. Una coppia perfetta, giovani, belli, sportivi, ma dopo tre anni e mezzo di ’sognò il brusco risveglio: nel 2012 il baratro si apre sotto i piedi di lui e rischia di inghiottire anche lei.

Alex si è dopato: alla vigilia dei Giochi di Londra la notizia della positività all’epo del marciatore azzurro - squalificato per tre anni - è un colpo duro per lo sport italiano, una ferita mortale per la campionessa dei pattini. Che ora è sul banco degli imputati, in prima persona.

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