«Mediapro? Siamo disposti a collaborare con chiunque». Una frase che può scatenare scenari imprevedibili, ma in realtà è una semplice ipotesi. Senza nessun fondamento ad oggi. Nessun retroscena nelle parole di Pier Silvio Berlusconi perché Mediaset considera la possibilità di cooperare con altre realtà, una strada già intrapresa con Sky.
Adesso in ballo ci sono i diritti della Serie A del prossimo triennio: la Lega ha appena rescisso il contratto con la società spagnola, che ha fatto ricorso al tribunale di Milano che si esprimerà la prossima settimana. Mediapro comunque insiste e ieri ha inviato una manifestazione d'interesse per le trattative private e stamattina dovrebbe incontrare i dirigenti della Lega. «Se agiamo nell'interesse di Mediaset e dei nostri abbonati, siamo disponibili ad una collaborazione, anche se al momento non vedo di che tipo possa essere», ha aggiunto l'ad di Mediaset. Messo da parte il canale della Lega, si potrebbe pensare al noleggio della banda, ma non ci sono stati contatti tra le due aziende. Più realistico che Cologno Monzese acquisisca un pacchetto di quel bando che la Lega calcio non ha ancora pubblicato. Mercoledì c'è stato un incontro in via Rosellini e il Biscione ha avanzato i suoi desiderata, cioè confermare i diritti dell'ultimo triennio: vale a dire l'esclusiva delle otto squadre principali mettendo sul piatto sempre duecento milioni di euro.
Con la disponibilità a scendere di uno o due club, ovviamente rivedendo al ribasso il prezzo. Pier Silvio Berlusconi detta comunque la linea: «La pay per noi non è core business». Fermo restando che per quanto riguarda lo sport «coglieremo ogni possibilità».DPis
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