La la Landa canta e incanta. Getta il sasso ai 1335 metri di Sassotetto e non nasconde la mano: le alza entrambe. Mikel Landa si aggiudica la quarta tappa della Tirreno-Adriatico, 219 km con arrivo in salita. Il basco ex compagno di squadra all'Astana di Michele Scarponi vince e dedica il successo all'amico scomparso il 22 aprile scorso, alla vigilia della frazione di oggi che arriverà proprio a Filottrano, paese dell'indimenticata Aquila, vincitore di una Tirreno e di un Giro.
Landa ieri è stato semplicemente perfetto: non ha sbagliato una sola mossa. Sulla salita finale, il primo a rompere gli indugi è Lopez, a 5,5 km dalla fine, a cui hanno risposto Majka, Aru e Hermans. Poi l'affondo decisivo di Landa, che ha preceduto Majka e Bennett. Quarto, a 6, un ottimo Fabio Aru. Poi Hermans, Benoot, Bardet, Kelderman, A. Yates e Uran con lo stesso tempo. Vincenzo Nibali ha perso qualcosa, 26, più indietro Froome, che si è sacrificato per difendere il compagno di squadra Thomas, rallentato da un guasto meccanico.
Sfortunatissimo Tom Dumoulin, caduto e costretto al ritiro: per lui nessuna frattura. Rivoluzionata la classifica generale: torna in testa Damiano Caruso che ha 1 su Kwiatkowski, 11 su Kelderman e 20 su Landa. Quarto Thomas a 26, 5° Uran a 31, 7° Formolo a 34, 9° Pozzovivo a 41.
Oggi quinta frazione, molto impegnativa con pochissima pianura. Si arriva a Filottrano, dove è nato, cresciuto e riposa Scarponi, a cui Landa commosso ha dedicato la vittoria: «Michele era un caro amico, una persona speciale».
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