L'ammazza-Williams. Può sembrare truce, ma se c'è qualcuno, o meglio dire qualcuna, in grado di battere in una finale di uno Slam le sorelle Williams quella è Garbiñe Muguruza. Tre finali Slam, tutte e tre contro le due statunitensi, e due vittorie a uno. Mica male.
Eh sì perché la 23enne spagnola ieri ha messo la parola fine alla favola Venus, che a 37 anni puntava ad essere la tennista più longeva a vincere uno Slam nell'Era Open, risvegliandola dal sogno e riportandola alla realtà. Due anni dopo la finale persa contro Serena, la Muguruza è finalmente regina sui campi d'erba dell'All England Club e rivince un altro duello con una delle Williams dopo aver già scippato dalle mani di Serena il Roland Garros 2016.
Ma questa volta non c'è stata storia. L'iberica di origini sudamericane, papà spagnolo ma madre venezuelana, ha travolto la maggiore delle Williams 7-6 6-0 in appena un'ora e 17 minuti di gioco. In effetti, i 37 anni sulle spalle della veterana Venus, alla lunga e dopo due settimane di torneo, si sono fatti sentire se paragonati ai 23 della rivale.
Comunque, resta il fatto che ventitre anni dopo Conchita Martinez un'altra spagnola è tornata a vincere a Wimbledon. Guarda caso, la stessa Martinez è suo coach in questo torneo. Quando si dice: spesso il proprio destino lo si incontra nella via che s'era presa per evitarlo...
Il destino, se così si può dire, è stato benevolo con la Muguruza. Sbarcata in Spagna dal Venezuela a soli sei anni d'età, Garbiñe già a due anni ha iniziato a impugnare una racchetta da tennis senza mai più lasciarla. «Stavo tutto il giorno a guardare i miei fratelli più grandi». Alla crescita fisica, è alta oltre l'1,80, la Muguruza ha poi abbinato colpi potenti ma anche di precisione che le hanno permesso di scalare le classifiche. E da domani rientrerà nella top10 dopo aver un anno fa accarezzato il sogno di n° 1 del mondo. «Ma preferisco vincere Slam, non importa se non raggiungo la vetta» ha commentato la spagnola.
Sogno, quello di Venus, che invece è andato in frantumi per colpa di Garbiñe che però a fine incontro ha speso parole al miele nei confronti delle Williams. «Sono cresciuta vedendo Venus (sconfitta sì, ma con l'ovazione del pubblico, ndr) giocare e vincere ed è stata il mio modello e fonte d'ispirazione.
Serena, invece, tempo fa mi disse che prima o poi avrei vinto il titolo. Due anni dopo quella finale persa eccomi qui con il trofeo». Datele una Williams e continuerà a vincerne altri.Oggi la finale maschile: Federer-Cilic (ore 15, diretta Sky Sport).
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