Sport

L'arbitro permaloso e il vaffa di Super Mario

Espulso il bresciano che poi si sfoga: "Continuate a giudicarmi come volete..."

L'arbitro permaloso e il vaffa di Super Mario

Il solito Balotelli? Nì. Guardando il tabellino della gara tra Brescia e Cagliari non sembrerebbero esserci dubbi. Entrato in campo al 74º minuto ed espulso sette minuti più tardi. Balotellata? Solo in parte perché questa volta qualche alibi Super Mario ce l'ha.

Succede che l'attaccante entri in campo con la voglia di essere decisivo e di ribaltare a favore del suo Brescia il 2 a 2. Troppa voglia, forse, che lo porta ad effettuare un intervento un po' scomposto in acrobazia, ma nulla di che. L'arbitro Giua (tra l'altro sardo di Sassari e della sezione di Olbia, forse non la designazione ideale per dirigere il Cagliari) valuta invece l'intervento da cartellino giallo. Un'ammonizione che costa la squalifica a Balotelli, diffidato, e lo porta a reagire con un «vaffa» verso il direttore di gara, nemmeno troppo eclatante, di quelli che si vedono ogni tre per due sui campi di serie A. Ma l'arbitro la prende male e espelle Balotelli con un labiale che non lascia spazio a nessuna interpretazioni: «Mi ha mandato a...». Vero, verissimo. Anche se Balo non era così vicino all'arbitro e il gesto, con insulto, non è stato poi così eclatante. È anche vero però che lo stesso Balotelli, pure se su un tema diverso come il razzismo, ha più volte richiesto e preteso rispetto nei suoi confronti e così un gesto totalmente contrario al rispetto da parte sua è particolarmente antipatico. «È incredibile come un episodio possa cambiare l'opinione di tutti sull'essere e sulla professionalità di una persona. Proseguirò con il mio lavoro anche questa volta, non è un problema. Voi continuate a giudicarmi come volete», ha scritto l'attaccante via social. Perché, Balotelli è sempre al centro del mirino. Nel bene e nel male.

Ed è pure sfortunato: piaccia o no quello che per altri è normale, per lui diventa eccezionale.

Commenti