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L'argento di Lodadio nel giorno della Biles

L'azzurro 2° negli anelli. E l'americana eguaglia le 23 medaglie iridate di Sherbo. Ma quanti tormenti

L'argento di Lodadio nel giorno della Biles

Marco Lodadio è il nuovo signore degli anelli con un argento strappato d'imperio ai Mondiali di Stoccarda: migliorando il bronzo del 2018 a Doha, nei giorni in cui l'icona Yuri Chechi compie 50 anni, il campione di Civitavecchia chiude un cerchio e strappa il pass per Tokyo, incorniciando una giornata storica per la collega statunitense Simone Biles che, a 22 anni, centra la 23sima medaglia al volteggio. Droga, alcol e pure un'accusa per omicidio. Ma talento, cuore e record.

Biles ha due storie che l'hanno resa la più grande. C'è quella di una famiglia, malgrado cui riesce a imporsi e poi c'è la sua, grazie alla quale è diventata, con 49 kg e 143 cm di altezza, il gigante dell'artistica moderna. Ieri ha eguagliato il bielorusso Vitaly Sherbo, record man negli anni '90. Oggi fra trave e corpo libero potrebbe portarsi a casa il 24º sigillo. Fra mille eccessi, i genitori fecero l'unica cosa giusta 19 anni fa, affidandola ai nonni. Bye bye Ohio, arrivano il Texas, una palestra, la fede e la polvere di magnesio. Dai nonni arriva anche il fratello, ma Tevin, di 2 anni più grande, fa tutta un'altra carriera: a fine agosto è stato arrestato con l'accusa di aver freddato 3 persone, la notte di Capodanno. Lei è già The Biles, la ginnasta dell'en plein di Rio 2016 - con 4 ori ed un bronzo ma, soprattutto, dei due salti che portano il suo nome. Uno lo ha forgiato dopo un infortunio: le veniva più facile uscire dalla trave con un doppio salto mortale con mezzo avvitamento che poi ha brevettato anche in pedana triplicando l'avvitamento. Che cosa vuoi che sia un salto in più se nel 2016, in una spy story mal congegnata dalla Russia, viene accusata di doping. Prosciolta, salta ancora più alto.

Poi arriva il #metoo: nel 2018 attacca la federazione. Anche lei è stata vittima delle violenze del medico della nazionale Larry Nassar che sta scontando 175 anni in galera. Coccolata dagli sponsor, esaltata dai media, più precisa della Comaneci, il suo Biles II è sconsigliato alle altre girls dalle giurie e anche gli uomini tentennano. Solo lei è capace di creare velocità partendo quasi da ferma. Metafora di una vita partita dal basso e che poteva inghiottirla. I nonni fra una carezza e una preghierina glielo dissero: «Prova con la ginnastica». Lei ci ha creduto: dalla polvere ha imparato a volare.

Più alta di tutte.

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