L'Armani a pezzi cade per la prima volta

Milano in continua emergenza fa turnover e si arrende a Trieste

L'Armani a pezzi cade per la prima volta

Alle origini della grande storia Olimpia, da Rubini, Romanutti, Pieri e Iellini, sul campo della bella Trieste, l'Armani perde 71-68 la prima partita del suo campionato dominato senza angosce almeno fino a ieri. Per la verità aveva già perduto giovedì in Eurolega un pezzo importante con la frattura al polso di Shields nel finale maledetto contro il Real Madrid, corazzata che non ha avuto pietà del brigantino messiniano. Ieri contro i pirati di Ciani, dovendo far respirare i veterani Rodriguez, Hines, Delaney, in vista della trasferta di coppa Kaunas mercoledì, avendo già fuori Mitoglou da settimane, l'allenatore che cercava la sua 400^ vittoria in serie A, si è affidato a chi aveva giocato poco e male, come Daniels uno dei pochi che ha risposto, agli italiani, che ieri, a parte la prima parte di gara per Melli e un discreto Alviti, era meglio davvero lasciare seduti, nella speranza di cavarsela ancora. Niente da fare. Gloria alla Trieste, appena sverniciata a Bologna dalla Fortitudo che ieri ha fatto soffrire fino in fondo (76-70) la Virtus, altra regina maledetta dagli infortuni, che con Fernandez ha colpito da tre mentre Milano sprecava gli ultimi attacchi in una partitaccia con 11 palle perse e la miseria del 26% nel tiro da 3 (9 su 24). Ritorno alla vita per la squadra triestina che ha raggiunto Napoli al quarto posto.

Diciamo che Armani e Virtus Segafredo, le due dominatrici della stagione non stanno davvero tanto bene se non vanno oltre gli 80 punti, anche se tutti aspettiamo con ansia il santo Stefano al Forum per un faccia a faccia che potrebbe anche ricompattare la classifica ora che la Virtus è a 2 punti dall'Armani.

Certo il 26, e non per colpa delle libagioni ci auguriamo, non sarà il partitone sognato fra le finaliste dello scudetto e della supercoppa dove ha sempre vinto Bologna, ma forse la diretta Rai, l'atmosfera da panettoni in faccia, trasformerà due squadre che ieri hanno rischiato tanto, una, Milano, ha pagato, l'altra, la Virtus scudettata si è trovata sul collo la Fortitudo fino agli ultimi spari, prezioso quello di Teodosic dopo un mortificante 1 su 11 da tre, a vuoto, 5 liberi su 6 regalati, quelli della ciurma di Antimo Martino a cui non sono bastati il furore di Durham e i 20 punti di Aradori nel 112° derby di basket city affidato come capo arbitro al bolognese Lanzarini.

12^ giornata: Derthona-Venezia 77-65; Trieste-Milano 71-68; Napoli-Trento 72-81 Virtus- Fortitudo 76-70; Pesaro-Reggio Emilia 69-72; Sassari-Varese 104-99; Brescia-Cremona

86-73 Brindisi-Treviso 99-95. Classifica: Milano 22 punti; Virtus BO 20; Trento 16; Napoli, Trieste, Brindisi 14; Tortona, Reggio Emilia, Treviso 12; Venezia, Brescia, Sassari 10; Pesaro 8; Varese, Cremona, Fortitudo BO 6.

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