L'assurdo giorno del basket che si fa autogol Eurolega e Nazionale in contemporanea

Doppia sfida lituana per Milano e gli azzurri. Come perdere visibilità e credibilità

Oscar Eleni

Il basket di santa Lacerata oggi prevede lo scontro nei cieli europei fra le qualificazioni mondiali e l'eurolega. La Nazionale non più tanto sacra e i club che pensano alla gloria e ai quattrini. Per ironia del calendario Italia e Lituania vivranno peggio di altre sulla loro pelle questa serata: alle 19 (Eurosport), sul campo di Kaunas, l'Armani affronterà lo Zalgiris nella 10ª giornata di un torneo dove a Milano (6 vittorie 3 scontitte) fa meglio che alla squadra di Jasikevicius(3-6); quarantacinque minuti dopo (Sky), a Brescia, Azzurra Fremebonda affronterà la nazionale di sua maestà Arvydas Sabonis, il più grande, un presidente federale che va ancora volentieri sul campo, già qualificata per il mondiale dell'anno prossimo in Cina dove l'Italia vorrebbe tornare dopo tanto tempo.

Dai lombi di questi nemici non tanto fraterni non è nato nessun amore. L'Eurolega tira dritto e riempie le sue arene, anzi ha deciso di allargare a 18 la prossima edizione. Per le Nazionali, un po' come per la Davis e, come forse sarà per il calcio, vita quasi ai margini. In queste qualificazioni vanno in campo non certo i migliori. All'Italia ne mancano almeno cinque più forti di quelli convocati (Gallinari, Belinelli, Melli, Datome, Hackett), la Lituania è nella stessa situazione, forse peggio. Peccato che la ragione non abbia aiutato nessuno a capire che in questo modo la diaspora lascerà soltanto vittime.

Per Milano che pure ha concesso a Sacchetti Burns e Fontecchio, più Cinciarini per la trasferta di domenica in Polonia che ci dirà definitivamente se la Cina è davvero vicina, questo viaggio a Kaunas è importante per poter resistere dietro alle tre grandi, nella lotta dura con Efes e Barcellona. Armani può permetterselo anche in assenza di un giocatore importante come Nedovic. Lo Zalgiris che si basa su 5 americani ed un francese fra i dieci lituani in squadra ha giovanissimi e qualche buon veterano.

Per la Nazionale il solito viaggio nel vuoto, senza un vero centro di gravità permanente, nella speranza che il recupero di Ale Gentile dia ancora più sostanza alla batteria di esterni a cui affideremo le sorti della sfida bresciana di stasera.

Ci serve un visto per andare al mondiale, se lo merita il gruppo che Meo Sacchetti ha tenuto insieme anche se molte cose sono andate storte, fra polemiche che non andavano alimentate, fra finte adesioni e false rinunce. Brescia garantisce affetto. Speriamo che basti.

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