Un lampo di Higuain, poi il Napoli si addormenta

L'attacco di Benitez non punge. Il Genoa pareggia a 6' dalla fine con l'ex Calaiò. Gli azzurri sprecano l'occasione di mettere al sicuro la zona Champions

Un lampo di Higuain, poi il Napoli si addormenta

Il «cucchiaino» di Higuain, che ha ricordato a molti un gol di Raul in un Real-Barcellona degli anni '90, stava per rivelarsi amaro per Gasperini, che da allenatore del Genoa contniua a non perdere al San Paolo. Ma restare appeso a un gol di vantaggio per un Napoli con il serbatoio un po' in riserva era rischioso. Così il Genoa riesce a riequilibrare il match sui titoli di coda, quando l'ex Calaiò inventa una punizione che lascia di stucco Reina. Il giusto premio per i Grifoni capaci di mettere a lungo in difficoltà gli azzurri, apparsi stanchi mentalmente e fisicamente dopo le fatiche di Coppa, nonostante il leggero turnover operato da Benitez soprattutto in difesa. Se la Roma non molla nella rincorsa sulla Juve, lo stesso non fanno i partenopei sulla truppa di Garcia: ora diventano sei i punti di differenza al netto della partita in meno per i giallorossi, tanti in vista del confronto diretto al San Paolo.

La squadra di Benitez costruisce la sua dose (più scarsa del solito) di occasioni da gol, ma la serata si rivela subito molto difficile. Merito di un avversario bravo a difendersi, ma altrettanto abile nelle ripartenze sulle quali gli azzurri soffrono. Benitez chiede gli straordinari a Higuain, il quale lo ripaga con la sua 13ª rete in campionato (ora è a un passo dal viola Rossi e dallo juventino e connazionale Tevez). La perla del Pipita sembra ancora la medicina ideale, ma il Napoli brillante dura troppo poco e dà coraggio al Genoa.

Gli azzurri provano a fare la partita nel primo tempo, trascinati dagli ispirati Higuain e Mertens. Perin non può nulla può sul guizzo dell'argentino lanciato in area sul filo del fuorigioco da Hamsik. Il Genoa reagisce con carattere e può rammaricarsi per un'occasione di Konatè che tarda nella conclusione. Gioca a testa alta la squadra di Gasperini mentre Hamsik e compagni, quando conquistano il pallone, non riescono a ripartire con la solita precisione e il quartetto dei tenori dell'attacco si spegne con il passare dei minuti.

Nell'intervallo Gasperini lascia a sorpresa negli spogliatoi Gilardino, ma la sua squadra risulta sempre pericolosa, come dimostra

il diagonale di Sculli che fa venire i brividi a Reina. Tocca così all'ex Calaiò, inserito a metà ripresa, inventare la punizione che gela il San Paolo. «Era l'unico stadio in cui non volevo far gol», commenterà la punta.

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