Risalita Inter

Lautaro supera Mazzola, Pio Esposito entra e segna il suo primo gol in serie A: così Chivu infila la terza vittoria consecutiva

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La più bella Inter di Chivu dura un'ora, poi un po' stanca e soprattutto un'altra volta un po' sprecona, lascia al Cagliari lo spazio e il tempo per spaventarla, persino con un palo, finché Pio Esposito spazza via la paura col primo gol in Serie A, firmato la sera in cui Lautaro arriva invece a quota 117, uno in più del mito Sandro Mazzola (che lo precede ancora di 7 reti nella classifica assoluta, 162 a 155). Terza vittoria consecutiva: Cagliari, dopo Ajax e Sassuolo. Così l'Inter aggancia l'Atalanta, si rimette in scia della Juventus e aspetta di sapere come finirà Milan-Napoli per tracciare il bilancio di settembre.

Apre Lautaro, al 12° gol in 12 partite contro il Cagliari. Chiude Pio, coronando il felice avvio della sua avventura con i grandi. L'erede l'Inter già ce l'ha in casa. Piatto destro, sfilandosi dalla marcatura stretta, su centro da sinistra di Dimarco, forte e teso, giusto da spingere dentro. Così come bello e pulito, nell'esecuzione quasi scolastica di un'azione da manuale, era stato in apertura, nemmeno nove minuti, il gol del Toro: affondo e centro di Bastoni dalla sinistra, stacco su Obert all'altezza del secondo palo e pallone verso il primo, colpito quel tanto che serve a battere Caprile.

Un gol che è quasi logica conseguenza della veloce partenza dell'Inter, stavolta sì aggressiva e verticale come da tempo chiedeva Chivu. Merito soprattutto del solito terzetto in mezzo al campo, in costante vantaggio di possesso e posizione sui marcatori avversari. Pisacane parte con la doppia punta, poi il brutto infortunio a Belotti (distorsione al ginocchio sinistro, conseguenze da valutare) lo costringe a cambiare canovaccio quasi alla fine del primo tempo, dominato dai nerazzurri, incapaci però di creare altri veri pericoli per la porta di Caprile.

Ben diverso l'avvio della ripresa, quando all'accademia, cioè al gioco rapido, corto e insistito, l'Inter somma rapidamente mezza dozzina di palle-gol, compreso un palo di Calhanoglu, un gioiello di Thuram, sventato da Caprile, e un errore sotto misura del francese, imbeccato da sinistra da Dimarco, subentrato a Carlos Augusto dopo l'intervallo. Tanto rumore per nulla, perché nemmeno stavolta, come già contro il Sassuolo, l'Inter riesce a capitalizzare la sua superiorità, dando modo all'avversario di restare in partita fino all'acuto finale di Esposito III.

Prima da titolare a sorpresa per un timidissimo Luis Henrique, preferito a Darmian.

A parte i primi 3 palloni giocati e persi, compresa una rimessa laterale, il brasiliano si vede solo quando esce dal campo per fare posto al titolare Dumfries. Lavoro ordinario anche per Pep Martinez, scelto di nuovo da Chivu in questo curioso balletto fra portieri, salvato dal palo sul colpo di testa di Folorunsho, che avrebbe potuto cambiare l'esito della sfida.

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