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Lazio, c'è il tabù Genoa con l'ombra Psg

I biancocelesti soffrono i rossoblù. E Leonardo punta Inzaghi e Milinkovic

Lazio, c'è il tabù Genoa con l'ombra Psg

Una partita, mille significati. La Lazio oggi (fischio di inizio alle 12.30) sfida il Genoa a Marassi. Non una partita qualsiasi per i biancocelesti che stanno cercando di alimentare la lotta scudetto nella quale, improvvisamente, si ritrovano coinvolti. In casa dei rossoblù però i laziali faticano da tempo: fra il 2011 e il 2014, contro il Genoa, la Lazio inanellò ben 8 sconfitte di fila fra Olimpico e Marassi. In questa stagione però la squadra di Inzaghi ha sfatato tabù ben più radicati andando a vincere a San Siro, contro il Milan, dopo oltre 30 anni (l'ultimo successo era datato 1989) e tornando a conquistare i tre punti in una partita interna contro la Juventus per la prima volta dal 2003. Tutti segnali che a Roma stanno raccogliendo come indizi relativi alla possibile vittoria dello scudetto.

Secondo i tifosi una stagione così, con risultati così significativi, spesso ottenuti nei minuti di recupero, deve per forza regalare un finale con sorpresa. Rispetto allo scorso campionato, infatti, la Lazio è migliorata in maniera evidente, tanto che vincendo oggi con il Genoa i biancocelesti arriverebbero a quota 59 punti, tanti quanti ne hanno collezionati in tutta la scorsa stagione. Questo, inserendo fra i titolari il solo Lazzari, che mai aveva giocato a questi livelli e che non ha ancora segnato in campionato, evidenzia la bontà del lavoro svolto in particolare dal tecnico Simone Inzaghi, non a caso finito nel mirino del Psg. Stando ai si dice, Leonardo è pronto a saccheggiare la Lazio: oltre al tecnico, occhi parigini anche su Milinkovic savic e Marusic. Il tecnico biancoceleste (diventerà il più presente fra gli allenatori della storia del club) è legato alla società di Lotito fino al 2021 (è stato rinnovato nel giugno scorso), ed è difficile pensare che decida di lasciare Roma proprio nell'anno in cui, verosimilmente, riporterà la squadra in Champions League. È anche vero però che Inzaghi, già in passato, per quanto sia legatissimo al club (arrivò a Roma, da giocatore, nel 1999) ha sempre voluto che la società riconoscesse il suo lavoro: la scorsa estate si lamentò con Lotito perché per la vittoria della Coppa Italia gli venne riconosciuto un premio di soli 9mila euro. Non un caso che quest'anno è stato inserito un (ricco) premio scudetto per tutta la rosa.

A Genova la Lazio si dovrà aggrappare ancora a Ciro Immobile, che con 26 gol in campionato è secondo solo a se stesso in tutta la storia del club: nel 2017-18 terminò con 29 reti totali, mai nessun altro giocatore laziale è andato oltre quota 26. Il suo obiettivo è quello di battere il record storico di Higuain (36).

Anche per lui quella di oggi è una partita dai mille significati.

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