Leila, Liina e Lily, dall'Estonia un "trio per Rio"

Fenomeno Luik, per la prima volta nella storia olimpica tre gemelle nella stessa gara

Leila, Liina e Lily, dall'Estonia un "trio per Rio"

Trentuno anni fa, esattamente il 14 ottobre del 1985, una mamma estone dava alla luce tre gemelle. Dopo tre decadi, quelle tre figlie si apprestano a partecipare per la prima volta nella storia alla stessa edizione dei Giochi Olimpici. Leila, Liina e Lily Luik saranno infatti al via nella maratona femminile, gara dove le azzurre Anna Incerti, Catherine Bertone e soprattutto Valeria Straneo, puntano a una medaglia.

Nell'ospedale di Tartu, seconda città dell'Estonia, la signora Luik non immaginava che quelle tre ragazze bionde esuberanti, che fino a sei anni fa facevano le ballerine e le baywatcher nel Mar Baltico, avrebbero potuto raggiungere un simile traguardo. Perché Liina era fanatica della danza e perché nessuna delle tre gemelle praticava sport seriamente. Cosa piuttosto strana da dirsi visto quanto ha regalato allo sport estone, e non solo, il capoluogo della contea di Tartumaa: tra gli atleti di spicco c'è un campione olimpico del disco, Greg Kanter e una medaglia d'argento europea nei 400 ostacoli. Oltre ad essere città dello scopritore dell'ovocita e del rutenio, Tartu è soprattutto luogo di provenienza del ciclista Jan Kirsipuu e della fondista Kristina Smigun, avversaria di mille battaglie della nostra Gabriella Paruzzi.

Sei anni addietro e in una uggiosa giornata di marzo, tuttavia, il tecnico Harry Lenberg scoprì il potenziale di due delle sorelle Luik, Liina e Leila, in grado di conquistare rispettivamente i titoli nazionali nei 10.000 e nella maratona. Da allora l'obiettivo si rivelò chiaro fin dal principio: ovvero quello di farle gareggiare assieme ai Giochi di Rio, come mai successo nella storia delle Olimpiadi. Grazie a un intenso programma di allenamento in Kenya e in altura al Sestriere, le Luik ce l'hanno fatta. Le tre biondissime baltiche dagi occhi azzurri, identiche sia nel look che nel fisico, hanno corso il minimo olimpico, seppur in occasioni diverse: Leila a Shanghai (2h37'11), Liina ai Mondiali di Pechino (2h39'42) e Lily a Valencia nel 2015 (2h40'30).

Si tratta di tempi lontani dalle migliori interpreti della specialità. Poco importa, poiché da questo pomeriggio in Estonia e nel mondo non si parlerà che del Trio for Rio, la prima volta di tre gemelle a un'Olimpiade nella stessa gara. A mamma Luik scenderà di sicuro una lacrimuccia.

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