Roma Ventiquattro ore di sorrisi, strette di mano e canonici in bocca al lupo per la nuova esperienza sulla panchina della Roma. Ma la realtà del campo mette Claudio Ranieri in una situazione di emergenza e non solo per il morale del gruppo quasi sotto i tacchi dopo i ko nel derby e con il Porto. L'ultimo contrattempo fisico, in un'infermeria giallorossa che ha già registrato 39 infortuni muscolari (causa della rivoluzione anche nel settore sanitario di Trigoria oltre che quella tecnica dopo l'uscita dalla Champions), è accaduto a baby Zaniolo. Un problema al polpaccio che ha bloccato il centrocampista ma la risonanza magnetica non ha evidenziato lesioni. Ecco che Ranieri proverà a recuperarlo per l'Empoli, sfida alla quale non prenderanno però parte gli squalificati Dzeko, Kolarov e Fazio e gli infortunati Ünder, Manolas, De Rossi e Pellegrini. In più ci sono gli acciaccati Pastore e Schick che comunque saranno a disposizione.
Il ritorno del tecnico sarà vissuto in un Olimpico freddo e con larghi spazi vuoti (attesi meno di 30mila spettatori, complici anche un avversario non di livello e il giorno feriale). A Ranieri, che in Inghilterra chiamavano «Tinkerman», ovvero l'aggiustatore, la Roma chiede anche questo: riportare serenità e possibilmente entusiasmo in un ambiente depresso e costretto a rialzarsi il prima possibile per agguantare l'ultimo traguardo disponibile.
L'allenatore testaccino ha la giusta saggezza tattica per sapere cosa potrà dargli il gruppo e cosa no. Le partite abbordabili (sulla carta) con Empoli e Spal potrebbero essere quelle ideali per gli esperimenti tattici e il varo di un nuovo modulo. Che nella tradizione del tecnico dovrebbe essere un 4-4-2, anche se domani - visto anche il poco tempo a disposizione, appena tre allenamenti - Ranieri dovrebbe proseguire sulla scia del 4-2-3-1, l'assetto più produttivo in stagione.
«Il primo aspetto su cui mi concentrerò? Sicuramente quello psicologico, dopo due sconfitte consecutive e l'uscita dalla Champions i ragazzi sono abbattuti ma ormai è passato e devono sapere reagire, da uomini - così il nuovo tecnico della Roma - Dobbiamo fare di tutto, cercare di tirare fuori da noi stessi il meglio che abbiamo anche per i nostri tifosi». E sul calcio italiano, ritrovato dopo sette anni, ha detto: «Credo sia molto migliorato, si stanno gettando di nuovo le basi per fare bene in Italia e in Europa.
C'è una squadra, la Juventus, che sta facendo la differenza, ma fa bene a tutto il calcio italiano perché le inseguitrici si devono dare da fare per colmare il gap con la capolista». A Trigoria c'è un mare in tempesta, a Ranieri il difficile compito di traghettare il gruppo in un porto sicuro. Che significa conquista del quarto posto.
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