Gli è bastata una mezzoretta per conquistare il San Paolo e tranquillizzare De Laurentiis: non si può ancora dire che Higuain e i suoi 71 gol in maglia azzurra siano già un ricordo, ma Arkadiusz Milik ha già dimostrato che su di lui si può contare. Al punto che il presidentissimo ora vuole pensarci bene prima di spendere vagonate di milioni per comprare un altro top player in attacco.
Nei giorni scorsi, complice un presunto (e poi smentito) avvistamento di Cavani in città, Napoli aveva iniziato a sognare un clamoroso ritorno del Matador. Un'eccitazione su cui ADL ha subito versato un secchio d'acqua gelata: «Io sono un grande estimatore di Edinson - ha scritto il patron sul sito ufficiale del club -, ma è difficile riportarlo qui. Non tanto perché sembrerebbe una minestra riscaldata, ma perché il Napoli evolve di anno in anno. Abbiamo bisogno di giovani, e giocatori importanti come Milik e Gabbiadini hanno grandi possibilità di trovare la loro consacrazione da noi».
Verità o bluff? C'è chi giura che la trattativa esiste, che Cavani punta a tornare all'ombra del Vesuvio perché è lì che continuano a vivere (con la madre) i figli Bautista e Lucas, ma in ogni caso il suo stipendio e le richieste del PSG non inducono all'ottimismo. Quella che pare essersi raffreddata è la pista che portava a Kalinic: il croato è un centravanti classico e faticherebbe a sposarsi con Milik, mentre Gabbiadini ama partire dall'esterno. Il problema è convincere l'ex sampdoriano, per il quale l'Everton è arrivato a offrire 23 milioni, a restare senza la garanzia di essere titolare.
Da qui alle 23 di mercoledì, quando il mercato chiuderà i battenti, possono ancora succedere un sacco di cose. La Juve è sempre a caccia di un centrocampista e ora, dopo la cessione di Zaza al West Ham (ufficializzata ieri: 5 milioni per il prestito, 20 per il riscatto obbligatorio e 3 di bonus), ha anche qualche spicciolo in più da mettere sul tavolo. Con Marchisio fuori causa per qualche altro mese i bianconeri avrebbero bisogno di un regista basso in grado di far partire l'azione. Sul taccuino di Marotta ci sono diversi nomi: Luiz Gustavo, che il Wolfsburg vorrebbe tenere, Kovacic che il Real potrebbe cedere ma solo a titolo definitivo, il solito Witsel ed Herrera del Porto. Si lavorerà fino all'ultimo per farne arrivare uno e per far tornare Cuadrado, che continua a pressare il Chelsea.
Un altro club ancora molto attivo, ai limiti della frenesia, è l'Inter. Ieri è stato ufficializzato e presentato Joao Mario, Gabigol va ormai dato per fatto, ma i nerazzurri cercano anche un difensore: più Caceres a parametro zero che Garay, per il quale il Valencia è già molto avanti. Ausilio ha bloccato Brozovic («resta»), Erkin invece vuole scappare al Besiktas e farlo quasi gratis: il turco voluto da Mancini minaccia di essere pronto a rimanere anche senza giocare.
Se i cinesi nerazzurri non badano a spese, altrettanto non si può dire di quelli rossoneri. Montella ha rettificato la battuta sul bonifico, sta di fatto che il Milan chiuderà senza colpi clamorosi. L'obiettivo è far arrivare subito Rodrigo Caio ma la richiesta del San Paolo (15 milioni) rischia di far slittare l'affare a gennaio. Pochi botti anche a Roma: Sabatini cerca un centrocampista low cost e nel frattempo lavora soprattutto in uscita (Iturbe, Vainqueur e Torosidis), mentre la Lazio ha ancora bisogno di un esterno d'attacco.
Con Dirar che è sfumato e Cerci che non entusiasma Tare potrebbe tornare di moda Balotelli, ma Lotito aspetterà fino all'ultimo per far scendere il prezzo. E così nel frattempo ci prova il Palermo: Zamparini ha dato a Supermario un ultimatum che scade oggi.
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