Arturo Vidal mette la firma (autografo) sulla maglietta del Manchester United che gli porge un tifoso al termine della sfida vinta dalla Juve contro Alessandro Del Piero e le altre stelle dell'A-League australiana. Angelo Ogbonna (ma non solo lui) la piazza invece, senza volerlo, su una serie di svarioni difensivi da brividi. Risultato: la Signora lascia Sydney con un successo risicato (3-2), andando due volte in svantaggio ma rimontando prima con Llorente e poi, nel finale, grazie a Pogba e al sempre più redivivo Pepe. Dietro, però, si è ballato il tango troppo spesso: dopo le due reti subite dai dilettanti del Lucento e lo 0-0 contro il Cesena, Buffon si è dovuto inchinare una volta contro la selezione indonesiana e altre due ieri.
Non il miglior biglietto da visita in un'estate già difficile di suo: se poi si tiene conto che banchi di prova tanto più probanti non ce ne saranno mica tanti - sabato non ci sarà da aspettarsi granché da una selezione di Singapore: seguiranno poi l'amichevole di Villar Perosa contro la Primavera e il Trofeo Tim con Milan e Sassuolo - il campanello d'allarme può considerarsi già scattato. Anche perché Barzagli, reduce da operazione, sarà out fino a ottobre e Chiellini dovrà saltare per squalifica le prime due giornate di campionato: bisogna insomma che le alternative convincano in pieno, fermo restando che è tutta la fase difensiva a dovere crescere e non solo il rendimento dei singoli giocatori. Ogbonna, che ha già rifiutato il trasferimento al Valencia e che piace comunque in Premier, a Udinese e Fiorentina, non viene comunque colpevolizzato da Allegri: «Abbiamo commesso qualche errore di troppo a livello individuale e non solo nella fase difensiva, ma i ragazzi avevano le gambe pesanti. Ci manca sicuramente ancora qualcosa per avere un ritmo da campionato, ma stiamo lavorando bene». Altro non avrebbe potuto dire, il pilota bianconero. Che non ha ricevuto grandi risposte nemmeno da Evra, incerto nell'azione del primo gol pur se propositivo in fase di spinta (suo l'assist per il gol di Llorente): ci sarà insomma di che faticare per trovare l'intesa, anche perché il francese arriva da anni di difesa a quattro e pochi ripassi possono non bastare per ritrovare certi meccanismi.
Comunque sia, Marotta era già a caccia di un difensore e certo non rallenterà l'inseguimento proprio adesso: il greco Manolas (Olympiakos) rimane il preferito, ma adesso in pole position pare
esserci il Napoli senza dimenticare nemmeno la Roma. Poi ci sarebbero anche il colombiano Balanta (River), Nastasic (City), Savic (Fiorentina) e Zapata, che Allegri conosce bene avendolo avuto al Milan: non resta che attendere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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