Il destino sembra scritto dal diavolo. L'anno ci ha portato via Gianluca Vialli e con lui un pezzo della sua storia calcistica, retrocedono la Sampdoria e la Cremonese, fette grandi della sua adolescenza e la Juventus oggi conoscerà il proprio futuro maligno. Il football offre cronache non sempre festose, si trascina tra sospetti, chiede giustizia altrui per nascondere vizi privati, basti pensare alla squadra del momento, l'irresistibile Manchester City campione d'Inghilterra e finalista di champions, ebbene il club più ricco del pianeta è sotto inchiesta per 101 violazioni finanziarie ma questo passa sotto traccia sia in casa Fifa, sia presso il domicilio dell'Uefa, tanto gli affari siano più importanti dell'onestà. Il nostro calcio non sta meglio, controllando i costi e i conti del sistema, si discutono i diritti televisivi ma si offre uno spettacolo modesto e con stadi deserti, fatta eccezione per Roma, Napoli e Milano, ieri al Maradona grande gioia per i campioni d'Italia, lezione di gioco di Spalletti, Simone Inzaghi, penalizzato dall'espulsione dell'incosciente Gagliardini, ha collezionato la dodicesima sconfitta di campionato, scivolando al quarto posto, superato dalla Lazio che ha vinto a Udine. La squadra nerazzurra ha la testa alla champions ma, prima del viaggio a Istanbul, anche alla prossima finale di coppa Italia contro la Fiorentina e all'inspiegabile anticipo di sabato con l'Atalanta.
Ancora una volta va comunque esaltata la facilità e bellezza del Napoli, macchiata soltanto dalla modestia dell'arbitro Marinelli che ha negato due rigori, l'eventuale partenza di Spalletti sarebbe una sconfitta di Aurelio De Laurentiis ma al presidente questo non interessa molto, ha vinto il suo oscar del pallone, in assenza di uguale riconoscimento per il cinema. Oggi la Caf dirà tutto o quasi sulla Juventus e la classifica. La squadra bianconera giocherà ad Empoli con la sentenza addosso e l'ambiente avvelenato dalle parole sprezzanti di Allegri su Szczesny.
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