Alla Liegi sfida tra big con Pogacar e Van der Poel

Alla Liegi sfida tra big con Pogacar e Van der Poel
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Oggi si corre la «Doyenne», la più anziana e vecchia (1892, ndr) tra le classiche monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi. La classica delle côte. Sarà sfida tra titani, tra Tadej Pogacar che l'ha già vinta nel 2021 e Mathieu Van der Poel che vorrebbe. È sfida tra due pesi massimi, tra due fuoriclasse assoluti, tra il dominatore incontrastato di questa primavera (l'olandese) e quello che ha corso il giusto necessario ma ha in ogni caso vinto (lo sloveno).

Sarà sfida a due, tra amici che si riconoscono e rispettano. Nove giorni di gara, sei vittorie per Pogacar. Ultimo traguardo tagliato il 24 marzo a Barcellona: successo di tappa e trionfo nella Volta a Catalunya. Tadej torna a correre dopo quattro settimane di assenza e lo fa sapendo di avere il favore del pronostico e gli occhi di tutti addosso. «Mi piace correre contro Mathieu - ha detto il numero uno del ciclismo mondiale che il 4 maggio sarà al via del Giro a Venaria Reale domani (oggi per chi legge, ndr) non dovrò tenere d'occhio soltanto lui. Certo, la Liegi è più adatta agli scalatori che a un atleta pesante come lui, ma sappiamo bene che Mathieu è capace di tutto».

Il campione del mondo Mathieu van der Poel oggi sarà al via della Liegi per la seconda volta nella sua carriera e pensa solo a far un buon risultato alla Doyenne. «Non avevo gambe super all'Amstel Gold Race, ma non ero nemmeno poi così male ha spiegato l'olandese -.

Tadej Pogacar è il grande favorito e lo abbiamo visto alle Strade Bianche di cosa sia capace di fare. È un talento assoluto, un corridore con una classe purissima, che pochi possono dire di avere. Cosa mi attendo io da questo corsa? Voglio sorprendermi».

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