La Liga contro tutti: denuncia Juve, City e Psg all'Uefa

Contestate presunte irregolarità finanziarie. Ma in realtà il nº1 Tebas teme la crisi del suo calcio

La Liga contro tutti: denuncia Juve, City e Psg all'Uefa

Javier Tebas, presidente della Liga: un uomo solo al comando, all'attacco contro tutti. Nelle ultime settimane il massimo dirigente del campionato spagnolo non ha perso occasione per compiere delle uscite a gamba tesa contro vari avversari. L'ultima, ieri, stando ai retroscenisti del quotidiano As: una denuncia alla Uefa nei confronti di Paris Saint-Germain, Manchester City e Juventus. L'obiettivo del presidente della Liga? Proteggere il suo campionato da altre leghe che avrebbero situazioni non concorrenziali, a partire dagli ingaggi stratosferici offerti ai giocatori. Gli ultimi due casi saliti alla ribalta sono stati Mbappé e Haaland, entrambi casualmente obiettivi sfumati del Real Madrid, che qualcuno vede come longa manus dietro le esternazioni di Tebas. «Non consentiremo che un solo club distrugga l'equilibrio europeo: è inammissibile che una società come il Psg con 400 milioni di debiti dia a Mbappé un contratto da 50 milioni a stagione, ci dev'essere sotto qualcosa», ha tuonato il presidente della Liga. Contro la Juventus, invece, la denuncia sarebbe, sempre a quando riportato da As, a proposito delle presunte plusvalenze operate nel corso degli anni dal club bianconero.

Una Liga che insomma, rischia di scivolare in secondo o terzo piano come interesse, senza più stelle internazionali da mostrare al pubblico. Qualcuno potrebbe arrivare, in realtà, ed è Robert Lewandowski, in uscita dal Bayern. Il Barcellona pare abbia trovato un accordo col polacco, ma curiosamente il primo a essersi messo di traverso è stato proprio Tebas, che ha gelato i blaugrana: «Hanno una situazione economica che non permette il suo acquisto. Prima dovrebbero vendere qualcuno». E se è vero che il Barça è tornato ad avere un debito extra-large, questa intrusione negli affari del club catalano non è che sia piaciuta molto al presidente Laporta. Anche perché Tebas come esempio virtuoso ha portato, di nuovo, il Real Madrid, che Mbappé non l'avrebbe certo pagato coi soldi del Monopoli.

Molti nemici, insomma, ma il presidente della Liga non può ritenersi soddisfatto. C'è chi gli ha fatto notare quanto il campionato spagnolo sia diventato sempre più scadente, sciorinando ad esempio il dato del tempo effettivo medio: 53 minuti. Peggio della tanto vituperata Serie A, che arriva a quasi 55, e di tutti i maggiori campionati europei.

Alcune analisi sull'audience poi hanno riportato che la partita più vista dell'ultima giornata della Liga (Barcellona-Villarreal) ha avuto meno telespettatori del Gran Premio di Spagna di Formula Uno e che c'era più gente sintonizzata sull'esordio di Alcaraz al Roland Garros che non su alcuni incontri sempre di campionato. La chiamano La Liga invisible, ma forse è meglio che Tebas non lo sappia.

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