L'importanza di chiamarsi James

L'importanza di chiamarsi James

Una volta James era solo un maggiordomo. Il tempo passa ed oggi il nome vale un'icona. Dici James e pensi a Bond, James Bond. Magari ci aggiungi Jessie James, professione bandito, e, perchè no? James Taylor, in arte cantante. James, nome e cognome poco importa. Nello sport fa trend, meglio campione, certamente uno che non passa inosservato. E se i sudamericani scrivono James e magari pronunciano con le aspirate, gli americani non sbagliano quando dicono Lebron James, simbolo e totem del basket moderno. L'atletica ha scoperto di recente il suo vero James, che si chiama Kirani e viene da Grenada. Corre nel giro della morte, che per la pista sono i 400 metri, ed ha pescato un titolo mondiale eppoi quello olimpico di Londra 2012, primo uomo dell'isola ad andare sul podio e vincere un oro. Tutto in un colpo solo. Magia di un nome. Lo sport ce le racconta e ce li racconta.
Sarà solo caso o c'è di più? Facile chiamarsi Johnson negli Stati Uniti e diventare famoso: che ti chiami Michael Johnson, Magic Johnson o Jack Johnson. Oppure chiamare i figli propri e i figli dei figli Alì, che forse non è solo Muhammad. Lo sport ti porta ad esagerare: un giornalista italiano chiamò suo figlio Michel, juventino immaginate nel nome di chi? Conta, invece, quando te li ritrovi campioni. L'America di Mike Tyson ha dato alla luce più Tyson che Mike e qualcuno ne è uscito bene. Per esempio, l'atletica ha pescato Tyson Gay, sprinter di lusso al netto di storie di doping, sono arrivati Tyson Chandler nel basket, Tyson “sexy Smith“ nell'hockey su ghiaccio canadese, Tyson Clabo nel football americano. La lista si fa lunga.
Il nome non fa tutto ma è un buon portafortuna iniziale. James Rodriguez si è ritrovato anche la maglia numero dieci sulle spalle che spesso pesa più di una maglia qualsiasi. Ma chissà! Dici James e lo pensi pistolero del pallone senza l'aplomb di James Bond e con la cattiveria di Jessie James.

Influenza dei ricordi? Sciocco gioco di sovrapposizioni? Sarà un caso che Lebron James sia un altro cecchino? Un nome tira l'altro, come il tifo. Lebron ha visto la Colombia e annunciato: tifo James. Appunto: l'importanza di chiamarsi James.

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