Stadio Franchi aperto in piena notte per l'eventuale festa con l'abbraccio dei tifosi. Era il regalo di Matteo Renzi alla truppa di Montella se fosse arrivata l'impresa incredibile. Il gol di Mexes sui titoli di coda a Siena ha fatto sfumare il terzo posto rimasto in mano per 72 minuti. Non è bastata una stagione fantastica: 70 punti (+24 rispetto al 2012) e 72 gol segnati (uno più della Juve).
I Della Valle avevano costruito un'ottima ossatura: in panchina l'ex Aeroplanino, reduce dall'ottima stagione di Catania e a un passo dal ritorno alla Roma in estate, dietro la scrivania la coppia Pradè-Macia, in campo giocatori rigenerati. Diciotto i volti nuovi (l'ultimo arrivato, Giuseppe Rossi, sarà il primo acquisto della nuova stagione ma già ieri Montella gli ha concesso 26' dopo quasi 19 mesi di stop), alcuni reduci da stagioni negative - le rivelazioni Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e Cuadrado, retrocessi con Villarreal e Lecce e portati a Firenze con una dozzina di milioni di euro -, altri rilanciati come gli ex romanisti Pizarro e Montella o il ribelle serbo Ljajic, che un anno fa fece esonerare Delio Rossi. Fiorentina che torna in Europa a 3 anni dall'eliminazione con il Bayern, ma solo dalla porta secondaria.
Sotto gli occhi di Marco Verratti, il talentino abruzzese volato a Parigi, i viola sistemano la pratica Pescara in meno di mezz'ora. Adam Ljajic sigla la sua tripletta e con dieci gol su 11 in campionato nel ritorno è stato l'arma in più.
Mati Fernandez e Jovetic (40° gol in maglia viola, una sorta di addio del montenegrino) completano la cinquina. Poi il gol dell'esordiente Vittiglio e solo l'attesa del risultato di Siena. Con la beffa finale, ma nessun rimpianto. La Fiorentina chiude la stagione a testa alta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.