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L'Inter alza il prezzo in campo e fuori. Ma va fino in... fondo

Stop alla trattativa con Bc Partners, Suning aspetta le offerte degli altri fondi interessati

L'Inter alza il prezzo in campo e fuori. Ma va fino in... fondo

In un mercato povero come non mai di investimenti e risorse economiche la notizia copertina dell'ultimo giorno di trattative è appunto un affare saltato. Non riguardante un calciatore, bensì una società. È il caso dell'Inter, protagonista di una sessione invernale letteralmente da zero a zero. Nessun acquisto e nessuna cessione a causa dell'impasse finanziario di Suning relativo alle nuove norme governative cinesi nei confronti delle aziende cinesi sugli investimenti esteri ritenuti non strategici. La famiglia Zhang ieri ha comunicato in conference call al management nerazzurro in azione a Milano (Alessandro Antonello e Beppe Marotta) la decisone di declinare le avance del fondo BC Partners. I proprietari del club di viale della Liberazione dovranno dirottare altrove le attenzioni per stipulare quelle partnership necessarie per ottenere liquidità entro maggio e ottemperare a tutte le scadenze.

Secondo quanto filtra da Nanchino il no nei confronti del fondo anglosassone sarebbe dovuto all'eccessiva esposizione mediatica con tanto di possibili nuove figure manageriali (Gianluca Vialli), oltre a una netta differenza di valutazione sul pacchetto azionario (valutato interamente intorno ai 900 milioni di euro). Troppo basso il valore dato all'Inter da BC Partners secondo Suning, che ha fatto muro nel fine settimane non appena terminata la due diligence. E qui filtrano le prime discrepanze: dalla private equity fondata da Otto van der Wyck fanno sapere, invece, di non aver formulato alcuna offerta agli Zhang, ma di essere comunque intenzionati a presentarla nelle prossime settimane. Insomma, i conti non tornano. In tutti i sensi. La palla comunque resta nel campo di Suning che dai prossimi giorni tornerà a dialogare con altri fondi e investitori interessati a entrare nell'Inter sia con quote di minoranza che di maggioranza.

Occhio quindi alle prossime mosse degli americani di Arctos e agli svedesi di EQT. Entrambi avevano già avviato i dialoghi a fine 2020 per entrare nel club. Colloqui interrotti a inizio gennaio dopo che Suning ha dato l'esclusiva a BC Partners. La nuova Inter parlerà americano o svedese? Ancora presto per pronunciarsi, visto che non sono da escludere inserimenti da parte di terzi incomodi nelle prossime settimane. Certamente Suning ha bisogno di nuova linfa per alimentare il club nerazzurro e non rimarrà da sola al comando. La famiglia Zhang, infatti, ha pagato carissimo gli effetti Covid-19 che hanno provocato un grande contrazione dei ricavi. Nell'ordine dei 100 milioni di euro, dei quali almeno 60 a causa dei mancati introiti provenienti dal botteghino. Senza dimenticare le perdite intorno ai 30 milioni dovute agli accordi al ribasso degli sponsor per via della mancanza di visibilità e per retail e licensing. E allora via all'ennesima svolta societaria nell'arco di 2 lustri.

Dall'addio di Massimo Moratti la società nerazzurra non ha ancora trovato il timoniere giusto per avere stabilità ai massimi livelli.

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