Calcio

Figlie delle stelle

L'Inter costruisce la fuga e punta il 20° scudetto. Ma è da brividi il confronto con le altre squadre stellate: le tre Juve di Brocic, Trap, Conte, i nerazzurri di Herrera e il Milan di Liedholm

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La via dell'Inter alla seconda stella s'illumina d'intenso. Lo ha spiegato la Juve a chi ancora non avesse capito. E, per ora, il nostro calcio è più ricco di stellati (club) che di stelle. La Juve ha tre stellette sulla maglia, Inter e Milan una sola. Già, ma come se la passa l'Inter di oggi a confronto con le stellate del tempo che fu?

La Nerazzurra targata 65-66 era niente male. Un allenatore HH che ha fatto storia ed una formazione che si snocciolava in cantilena: Sarti Burgnich Facchetti Bedin Guarneri Picchi Jair Mazzola Domenghini Suarez Corso. Più contropiede che possesso palla, ma Suarez, Corso e Mazzola divertivano. Mancava un centravanti di ruolo, dunque Thuram o Lautaro potevano starci. Però fu squadra da 50 punti in 34 turni, miglior attacco con 70 reti. Mazzola inventato bomber con 19 gol. Nella classifica cannonieri subito dietro a Vinicio e Sormani, davanti ad Altafini. Tra le riserve Peirò, attaccante che oggi farebbe gola. L'Inter odierna perde il confronto a centrocampo e in difesa. Per il resto si vedrà.

Che dire invece delle tre stellate bianconere? Ljubisa Brocic, tecnico serbo dello scudetto 1958, fu una meteora. Non così Trapattoni e Conte che misero al petto le altre due stelle. Juve del trio delle meraviglie: Boniperti, Charles e Sivori. Cannoniere il gigantone gallese: 28 gol su 77 totali. Facevano da spalla Nicolè e Stacchini, in porta Mattrel. L'altra stella arrivò nel 1982 con Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Marocchino, Tardelli, Brady, Bettega, Virdis. Paolo Rossi e Prandelli fra campo e panca. Ultima tappa a Catanzaro tra insulti e contestazioni, ma fu il successo decisivo. Eppoi rieccoli al mundial di Spagna. Invece la Juve 2014 trovò forza nella BBC difensiva. Pirlo, Marchisio e Vidal innescarono Tevez e i suoi 19 gol. Vucinic e Llorente (16) a fargli compagnia: 102 punti, 80 gol segnati dicono tutto. Infine il Milan '78-79 con il santone in panca, leggi Liedholm, Rivera al tramonto e Baresi all'alba di una grande carriera. Con loro Albertosi, Bet e Collovati, Maldera, Bigon, Novellino, Antonelli, Buriani, Capello e De Vecchi. Un famoso fallo di Tardelli su Rivera fece storia come il Rivera predicatore sul prato di San Siro nella gara finale. Bigon, 12 gol, e Maldera (9), terzino goleador, bastarono per dire scudetto.

Sintesi: in questa Inter qualcuno regge il confronto, altri non proprio.

Effetto dei tempi e forse dei ricordi.

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