Sport

L'Inter per ora è la solita ma Jovetic può cambiarla

Difesa allegra, Handanovic evita il peggio. Mancini resta fiducioso: "Siamo da scudetto"

L'Inter per ora è la solita ma Jovetic può cambiarla

L'Inter torna a casa, la tournée in Cina è stata un disastro, tre sconfitte in tre partite, 5 gol subiti, zero segnati, tiri in porta pochi, ieri a Guanghzou uno solo su azione, sinistro di Kovacic dopo iniziativa personale: «C'era una bellissima atmosfera - ha detto il croato -, ma noi siamo ancora in fase di preparazione e il Real Madrid ha giocato un'ottima partita. Un risultato così può capitare. Dobbiamo crescere e stiamo facendo il massimo per farci trovare pronti per l'inizio della stagione». È stato largamente il più positivo, Handanovic ha tenuto l'Inter in partita per tutto il primo tempo, pregevole il movimento di Icardi, Ranocchia molto attaccato alla maglia. Ma Rafa Benitez è passato fra le maglie nerazzurre salutando la folla, stadio esaurito, il presidente Thohir sperava in qualcosa di più pensando ai ritorni da brand e grado di affezione in Oriente, prima della partita ha pranzato con Florentino Perez, anche lui sta accumulando esperienza.

La scorsa estate a Berkeley, l'Inter aveva sconfitto il Madrid ai rigori, era sempre il 27 luglio, Mazzarri e Ancelotti sulle due panchine, ma forse non significa niente pensando a come è andata poi la stagione. Mancini ha detto che preferisce affrontare le grandi perché è con queste che si costruisce qualcosa e ci si fa un'idea: «Sono soddisfatto della prestazione del primo tempo. Abbiamo giocato contro una delle squadre più forti del mondo. I risultati non sono positivi, ma la cosa principale è vedere la prestazione e in ogni gara siamo migliorati come squadra. Nessun gol? Non sono preoccupato perché sono sicuro che quando conterà, l'Inter ci sarà». Il Mancio ha un credito fantastico e se lo spende bene, così come i soldi del presidente, si augurano i tifosi.

Ieri i difetti della scorsa stagione, delle precedenti, e poi giù fino all'arrivo di Benitez. Difesa accogliente, centrocampo zoppicante, zero lavoro in fascia. Mancini dice anche cose giuste, ma l'Inter non ne ha vinta una e senza i miracoli di Handanovic il punteggio poteva diventare pesantissimo.

Il Madrid era al completo, come l'Inter, e resta fuori portata, nella ripresa Benitez ha tolto Ronaldo e Bale. Jesè, su assist di Marcelo, ha segnato il vantaggio alla mezz'ora del primo tempo su doppia ingenuità di Murillo, prima fuori posizione e poi dribblato facile sul recupero. Non si sono fermati, l'Inter si è vista su una punizione tagliata di Hernanes, ma sempre tanto Madrid, all'11' Varane solo in area ha depositato di piatto, a un minuto dal termine James Rodriguez ha segnato il 3-0 su punizione, con Handanovic in tuffo da un palo all'altro. Hernanes ha fatto poco, Montoya ha messo un solo pallone in area e Santon quando gli è subentrato non lo ha fatto rimpiangere, Kondogbia è apparso molto appesantito ma nessuno è preoccupato: «Non eravamo qui per vincere».

Bene. Intanto è arrivato Jovetic, il Mancio ha detto che sarà una pedina fondamentale per l'Inter perché non è Icardi e neppure Palacio. Il mercato continua, non se ne vuole andare nessuno dall'Inter e si parla di Li Pen: «È un centrocampista interessante - ha commentato Mancini -, vedremo nel futuro se potrà essere un'ipotesi per noi».

E i tifosi iniziano a guardarsi attorno.

Commenti