L'Italia degli emigrati si gioca l'Europeo come fosse in "casa"

Le 3 sfide a Roma, Wembley coi connazionali e a Monaco saranno di più. E se spostano la finale...

L'Italia degli emigrati si gioca l'Europeo come fosse in "casa"

Da Roma a Roma? E se l'Europeo dell'Italia, iniziato all'Olimpico, dovesse concludersi proprio all'Olimpico? Già, per ora ovviamente è solo una suggestione, ma le suggestioni piacciono e noi proviamo a cavalcarla. Chissà se l'Uefa, invece di occuparsi degli arcobaleni, si è accorta che i numeri della nuova ondata di contagi della variante Delta in Inghilterra cominciano a essere molto preoccupanti? E chissà se prima o poi Ceferin e colleghi vorranno prendere in considerazione anche un piano B, rispetto al programma originario con semifinali e finali a Wembley? A quel punto, visto che l'Italia è una delle candidate all'eventuale piano alternativo e Mario Draghi, assieme alla Merkel, è stato uno dei primi e più decisi critici delle finali londinesi, non è nemmeno da escludere che il torneo possa concludersi proprio a Roma. Anche l'Unione Europea, senza particolari remore nel dopo Brexit, sta facendo pressioni sull'Uefa. Il vicepresidente Schinas ha detto chiaramente che «l'idea di uno stadio pieno nel momento in cui siamo così preoccupati per la variante Delta, dovrebbe far riflettere le autorità calcistiche». Ma non dimentichiamoci che l'Uefa autorizzò proprio in Inghilterra una delle partite-focolaio della prima ondata: Liverpool-Atletico Madrid .

L'Italia in ogni caso non può proprio lamentarsi di questo Europeo itinerante, visto che dopo le prime tre partite giocate davanti al (contingentato) pubblico di casa, proprio a Wembley ha avuto l'appoggio di tantissimi connazionali contro l'Austria. E altrettanto è da prevedere domani sera a Monaco contro il Belgio. D'altra parte, da sempre, l'Italia è un Paese di emigranti e la Germania è addirittura la nazione che ospita il maggior numero di nostri connazionali fuori dai confini, dopo l'Argentina. Secondo l'anagrafe degli italiani residenti all'estero sono più di 750mila gli italiani di Germania e del loro calore ce ne siamo già accorti quindici anni fa durante il fantastico Mondiale vinto a Berlino. Ma prima ancora l'avevamo visto nel '74, senza contare che Monaco dista solo 210 chilometri dal confine del Brennero e molti italiani sicuramente stanno per mettersi in macchina per raggiungerla. Oltre tutto, per vedere l'Italia contro un'altra nazione tipicamente meta della nostra emigrazione, quel Belgio che non è legato solo alle tragedie di Marcinelle e dell'Heysel, ma che ha dato lavoro e benessere a tanti nostri connazionali. Che oggi sono quasi 300mila e magari non vorranno perdersi il loro derby, calando sul capoluogo della Baviera.

Ma in fondo se anche l'Europeo dovesse proprio concludersi a Wembley, non saremmo soli.

Anche nel Regno Unito siamo 325mila circa, nonostante le difficoltà derivate dalla Brexit, e molti saranno pronti a sostenere gli azzurri. Non sono più i tempi dei camerieri vendicati da Capello nel '73, ma anche la nuova emigrazione fatta di cervelli in fuga vuole la sua rivincita. L'importante è che ci sia la Nazionale.

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