Nella testa di Antonio Conte l'Italia per l'Europeo sarebbe fatta. «Ho pochi dubbi e un progetto ben preciso», specifica il ct, mai così sicuro e determinato. Una determinazione che vuole trasmettere ai suoi ragazzi. «A loro chiedo di essere dei sognatori, andremo in Francia per far bene, sperando che la fortuna cominci a girare un po' dalla nostra parte», così Conte. Un messaggio recepito subito da uno dei suoi senatori, quel Gigi Buffon che ieri è tornato a respirare insieme ad altri 13 l'aria di Coverciano. «Partiremo a fari spenti, ma non smettiamo di sognare», dice il capitano della Nazionale.
LAVORI IN CORSO
Da qui al 31 maggio sarà solo questione di ballottaggi. Due-tre al massimo, precisa Conte. Perché «i 23 li ho già in mente, voglio solo valutare alcune situazioni». Ammette che alcune scelte sono state dolorose, non tanto quella di escludere Pavoletti, l'attaccante italiano più prolifico, quanto lasciare a casa «Acerbi, De Silvestri e Soriano che erano stati a lungo con noi». «Ho scelto di testa mia, portando qui a Coverciano i trenta che erano i migliori secondo il mio credo», sottolinea il ct. Che ieri dopo aver iniziato con un gruppo di 15 calciatori già presente nel precedente raduno un'esercitazione di tipo tattico, ha fatto svolgere ripetute a tutta la truppa. «Preparati, si lavorerà e si suderà tantissimo», la frase di De Rossi a Thiago Motta sul treno che portava i due da Roma a Firenze ieri mattina.
CAPITOLO INFORTUNATI
Già, Thiago Motta. Lui e Montolivo sono arrivati sereni a Coverciano pur con il fardello dell'infortunio al polpaccio. E dire che sono a rischio taglio non è poi un'ipotesi così remota. «Due-tre giorni di attesa in ritiro, per loro solo lavoro in palestra e fisioterapia, poi nuovi esami strumentali per valutare la situazione», il verdetto del medico azzurro Enrico Castellacci. La sensazione è che si proverà a salvare almeno uno dei due, ma non sarà facile. Anche perché potrebbero essere indisponibili per la partita di Malta con la Scozia. Primo test verso l'Europeo e anche l'unico per definire i 23 che saranno in Francia. «Non possiamo aspettare nessuno e loro lo sanno, abbiamo bisogno di gente pronta che lavori da subito», la precisazione del ct. E qui inizia il discorso dei ballottaggi. Uno riguarderà appunto il centrocampo: se Thiago Motta e Montolivo saranno out, sicuro il ripescaggio di Jorginho e di uno fra Bonaventura e Sturaro (più il secondo del primo). Impossibile pensare a un ripescaggio di Pirlo: «Ci siamo parlati, l'ho fatto seguire anche in America, ma ho fatto delle scelte tecniche e oggi ho delle idee che sono ben chiare», dice Conte.
A ruota arriveranno le scelte per la difesa dove potrebbe saltare uno tra Ogbonna, Astori e Rugani (l'ultimo rischia di più) e una per l'attacco. Dove Insigne ha guadagnato posizioni, ma resta in ballottaggio più che con un altro attaccante (Immobile) con un centrocampista (l'indiziato è Bernardeschi, ieri febbricitante). «Insigne come Giovinco (altro escluso eccellente, ndr)? Per caratteristiche sono simili e nel 4-3-3 giocano esterni», così Conte che fa capire come il napoletano sia in piena corsa per un posto.
IL NUOVO CT
Solo un contatto telefonico ieri tra il presidente Tavecchio, stretto tra gli impegni istituzionali dello Sponsor day a Coverciano e del Report Calcio presentato a Roma, e il candidato numero uno alla successione di Conte, ovvero Giampiero Ventura. «La fretta è cattiva consigliera, io resto della mia idea e la scelta sarà mia, ma devo sentire le varie componenti, i consiglieri federali e il Coni. Serve un ct che abbia la massima esperienza e competenza. Inomi in lizza sono quattro-cinque», così il numero uno della Figc che di fatto prende tempo. C'è forse qualche resistenza interna sul nome dell'attuale allenatore del Toro, ma il preferito di Tavecchio resta Ventura. Scelta condivisa anche dal dt Lippi, pur restando ogni componente rispettosa del proprio ruolo.
Di sicuro Ventura, che oggi sarà a Bari per definire i preparativi del suo matrimonio, previsto per il 1° giugno, non potrà aspettare a lungo. Ma la Federcalcio vorrebbe arrivare il più possibile a ridosso del 7 giugno, quando in occasione del consiglio federale darà l'annuncio del nuovo ct e del ritorno di Lippi come coordinatore tecnico.
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