L'italvolley rosa fuori dai Giochi Oggi gli azzurri

La maledizione dei quarti è femmina. Di nuovo, ancora, fermate ai Giochi, fermate dalle altre in rimonta. Allora furono le ragazze a stelle e strisce, ora sono le spilungone sud coreane. Stop ai quarti, come ad Atene, come a Pechino. Tanti recuperi e poi troppi regali sotto rete, troppe palle non chiuse, troppi favori. Le nostre belle d'Italia a casa, di nuovo, ancora, con coach Barbolini che non si capacita perché aveva detto “vogliamo fare bene dopo la delusione di Pechino” e invece Londra ha cancellato il suo e loro sogno e neppure ha funzionato la maglietta di quella sconfitta che per 4 anni si è portato dietro, “perché rinforza lo spirito di rivincita” aveva detto.
A casa, perché vinciamo mondiali, vinciamo coppe del mondo, l'ultima neppure un anno fa, in Giappone, ma fra i cinque cerchi le nostre ragazze s'ingarbugliano, non sparano come Jessica Rossi, non tirano come Di Francisca e Vezzali ed Errigo, semplicemente illudono.

Finisce 3 a 1 quando era iniziata 1 a 0, quando Lo Bianco e Gioli e le Bosetti e tutte loro avevano condotto, controllato e regolato e vinto bene il primo set contro le spilungone sud coreane. Sembrava un'altra storia e invece è la solita storia che occhieggia al nostro bagaglio di beffe e delusioni, attinge al calcio ed è di nuovo Corea.
Oggi tocca ai maschi nel quarto di finale contro gli Usa.