Lorenzo, regalo d'addio alla Yamaha

A Valencia pole, giro veloce e vittoria. L'abruzzese nega il podio a Valentino Rossi

Lorenzo, regalo d'addio alla Yamaha

Valencia è l'omega e l'alfa del motociclismo: qui finiscono le stagioni e qui, nel giro di quarantott'ore, si volta subito pagina coi primi test sulle nuove moto. Dopo anni di mercato immobile stavolta diversi grandi nomi cambiano sella, e se ci aggiungiamo che i titoli mondiali erano già stati assegnati da un pezzo si capisce bene come mai l'attenzione, più che sull'ultimo gran premio dell'anno, è soprattutto su quel che accadrà domani e mercoledì.

La gara è stata una passerella d'addio per chi, con stati d'animo diversi, voleva chiudere in bellezza un pezzo di carriera. Jorge Lorenzo era a secco dal Mugello (undici gare di fila senza vittoria) ma per un weekend si è riscoperto «martello» salutando la Yamaha con un hat-trick da urlo sulla sua pista preferita: pole position, giro veloce e navigazione solitaria fino alla vittoria, anche se Marquez - che ha sbagliato la partenza e poi ci ha messo troppo a liberarsi di Rossi e Iannone - alla fine quasi lo riprendeva.

«Dopo nove anni questo è il mio regalo d'addio», ha detto orgogliosamente Jorge. Che ha scelto di sposare la Ducati ma per la sua vecchia fidanzata usa parole al miele: «La Yamaha mi ha sempre dato una moto vincente e insieme abbiamo ottenuto grandi risultati, anche grazie alla competizione interna con Valentino. Lui ha sempre mantenuto un livello eccellente, mi tolgo il cappello: la motivazione reciproca a batterci ha fatto crescere entrambi».

Commiato in grande stile anche per Iannone, che si è preso un posto sul podio dopo una battaglia interminabile con Rossi. Ma siccome più che lasciare è stato lasciato, quando parla della sua ex Andrea non trattiene il dispiacere: «In Ducati ci sono cresciuto - ha detto - e quando sono arrivato io nessuno voleva venirci. È come quando cresci con un amico e poi a un certo punto non lo vedi più. Io sono uno che si affeziona alle persone e negli ultimi due gp ho avvertito un distacco che mi ha fatto soffrire».

Da domattina proverà a scacciare la malinconia andando all'appuntamento con la Suzuki di Vinales, che a sua volta sostituirà Lorenzo in Yamaha.

Sarà un inverno intenso per chi cambia marca ma pure per Marquez e Rossi. Lo spagnolo ha ammesso che nonostante il titolo mondiale «la Honda non è stata la miglior moto», mentre il Dottore dovrà risolvere i problemi di motore e di consumo gomme sulla sua M1: buon lavoro a tutti.

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