"Non bastano 100 milioni di euro, ne ho già rifiutati 110 milioni ad agosto". Dare moneta, vedere cammello. Uno slogan particolarmente caro al presidente della Lazio Claudio Lotito, che mentre riceveva il premio "Calabrese" a Soriano del Cimino ha ribadito un punto fermo della sua gestione: i suoi giocatori vanno pagati fino all'ultimo euro. Un avvertimento alla Juventus che nelle ultime ore aveva dato una brusca accelerata alla trattativa che potrebbe portare a Torino il gioiello laziale Sergej Milinkovic Savic.
Ma Lotito, come al solito, ne ha per tutti. Non soltanto per la Juventus, che sta pensando seriamente al centrocampista serbo per rimpolpare la mediana. Ma anche per l'Inter. A questo proposito, il presidente di Lazio e Salernitana ha fatto riferimento al caso De Vrij. "Lo abbiamo schierato contando sulla serietà professionale del giocatore. Poi ha fatto degli errori, ma l'allenatore ha totale libertà di scelta. L'Inter con più garbo e rispetto avrebbe dovuto evitare di mettere in difficoltà psicologica il giocatore. Se il contratto era già stato firmato a gennaio - ha detto Lotito - perché dici di averlo depositato solo prima della partita finale...?".
Appena eletto consigliere federale dalla Lega insieme al dg della Juventus Beppe Marotta, Lotito è poi tornato sulla questione calciomercato. "Quando leggo Supermarket Lazio mi arrabbio. Non mi risulta che ho messo in vendita qualcuno. In passato non bussavano, aprivano la porta e prendevano. Oggi chiedono il permesso", prima di fare un passo indietro sul quinto posto conquistato in campionato dalla sua Lazio.
"Quest'anno poteva meritare di stare in altri posti in classifica. Questo e' stato riconosciuto obiettivamente da tutti". Infine un ultimo giudizio sulla Var: "È stata una mia iniziativa con l'ex presidente Tavecchio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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