L'Ulissi d'autore "brucia" la rosa di Almeida

Sprint e tappa capolavoro dell'azzurro, ma il portoghese "avvisa" il Giro

L'Ulissi d'autore "brucia" la rosa di Almeida

Oggi sulle strade del Prosecco, da Conegliano a Valdobbiadene, Joao Almeida potrebbe anche brindare a qualcosa di molto più importante di una semplice buona giornata. Prima di versarsi un buon Cartizze, il 22enne talento portoghese in rosa da undici giorni guarda al bicchiere mezzo pieno: quei 6 di abbuono che si è portato in albergo anche ieri pomeriggio sul traguardo di Monselice, giungendo secondo alle spalle del nostro Diego Ulissi che centra il secondo successo di tappa in questo Giro, l'8° in carriera.

Quello del pupo portoghese è un messaggio chiaro e forte inviato ai rivali di classifica, sui quali oggi potrebbe persino dilatare su tutti il proprio vantaggio, visto le sue buonissime attitudini nelle prove contro il tempo (a Palermo 2°, alle spalle di Ganna, ndr). Almeida gode di ottima salute: sta bene lui e la sua squadra (la Deceunick Quick Step, in palla come solo la Ineos e la Sunweb) e non è un caso che il ragazzo nel finale, quando sul secondo strappo di Monselice, dove Diego Ulissi e Valerio Conti mettono tutti alla frusta per scrollarsi di dosso i velocisti, lui resti con ben tre compagni. «È importante avere accanto una squadra così», dice lui candido come pochi.

Oggi potrebbe essere il suo giorno, per mettere ulteriore pressione a Nibali, Pozzovivo e Kelderman: sui 34 chilometri fra i vigneti di Valdobbiadene, dove Ganna ha forti chances di centrare un fantastico tris di tappa, ci sono strappi e avvallamenti, ma sempre materia per specialisti resta. Nibali non fa calcoli e non si sbottona: «Dirà la strada se bisognerà difendersi o meno», ricordando però a tutti che si parla troppo poco di Kelderman, il pericolo olandese meno visibile del Covid.

Per il resto, il Giro applaude il Giro, che va avanti, che si lascia alle spalle veleni e tentativi di ammutinamento. Bravo Fabrizio Guidi, tecnico italiano della EF, la formazione americana che l'altra sera aveva scritto una lettera all'UCI per chiedere al governo mondiale della bicicletta la sospensione della corsa rosa perché poco sicura. «Hanno scritto dagli States, ma non conoscono bene le cose: noi qui siamo al sicuro e vogliamo correre per arrivare a Milano». Chi parla è Guidi, un tecnico del sodalizio americano; chi ha scritto è Jonathan Vaughters, il team-manager della società a stelle e strisce, che ha qualche problema di sponsorizzazione, ma anche di comunicazione.

Ordine d'arrivo 13^ tappa Cervia-Monselice: 1) Diego Ulissi (Uae) km 192 in 4h 22'18'' (media 43,92), 2) Almeida (Por) st, 3) Konrad (Aut) st, 4) Geoghegan Hart (Gbr), 5) Honorè (Dan), 7) Fuglsang (Dan), 9) Nibali, 24) Sagan (Slk) a 23'', 52) Demare (Fra) a 41'',

Classifica: 1) Joao Almeida (Por, Deceuninck) in 53h 43' 58'',

2) Kelderman (Ola) a 40'', 3) Bilbao (Spa) a 49'', 4) Pozzovivo a 1'03'', 5) Nibali a 1'07'', 6) Konrad (Aut) a 1'17'', 7) Hindley (Aus) a 1'25'', 8) Majka (Pol) a 1'27'', 9) Masnada a 1'42'', 10) Fuglsang (Dan) a 2'26''.

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