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Luna Rossa ha un'«arma segreta» per battere i KiwiDal 17 la finale della Louis Vuitton Cup contro Nuova Zelanda

Luna Rossa accede per la terza volta nella storia alla finale Louis Vuitton Cup, la regata che seleziona lo sfidante per la America's Cup. Sabato ha battuto la svedese Artemis nella quarta e ultima regata delle semifinali e adesso si prepara a incontrare Emirates Team New Zealand dal 17 agosto, al meglio di sette regate. Le regate di Luna Rossa, condotta da Chris Draper, Francesco Bruni e dallo skipper Max Sirena, hanno lasciato davvero poco spazio all'avversario. «La finale era il nostro obiettivo minimo - ha detto Patrizio Bertelli - e ci siamo riusciti. New Zealand parte favorita, ma non si sa mai». Soddisfatto anche perché questa è la sfida che gli è costata meno delle quattro. In una Coppa America che con i multiscafi e la gestione americana sembra aver disperso tutto il suo patrimonio di popolarità, che colleziona record negativi di pubblico è comunque un risultato e i nuovi catamarani AC 72 passeranno alla storia con la loro marinettiana velocità. Il defender Oracle intanto è nella bufera per la poca sportività: le tre barche che hanno partecipato al circuito AC45, con le regate di Napoli, erano «taroccate» per andare più forte, Russel Coutts le ha ritirate dagli eventi .
Artemis dello svedese Torbjon Tornqvijst, condotta fino a quindici giorni fa da Paul Cayard, ha speso il doppio di Luna Rossa, circa ottanta milioni di dollari ed è precipitata nel dramma per un progetto sbagliato e la morte di un velista che ha rallentato i tempi di preparazione.

Sulla carta Luna Rossa è più lenta dei «kiwi», ma circolano voci di un'arma segreta, chiglie speciali che potrebbero pareggiare il conto.

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