Succede di tutto. Come tra Juventus e Fiorentina è quasi tradizione. Due società che storicamente non si amano e che, pur continuando a fare affari insieme, non smettono di stuzzicarsi. Sul campo e fuori. Ieri, allo Stadium, i bianconeri hanno infine avuto la meglio grazie a un gol di Rabiot segnato nel primo tempo dando così continuità alla vittoria del turno precedente contro la Salernitana. Protagonista però, al di là del tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa schierato da Allegri fin dall'inizio per la prima volta in stagione all'interno di un 3-4-3 con De Sciglio e Kostic esterni di centrocampo, è stato il Var: prima segnalando all'arbitro Fabbri il fuorigioco di Vlahovic che era convinto di avere segnato per la prima volta alla sua ex squadra portando la Juve sul 2-0 e poi, a cavallo del novantesimo, rendendo vana la conclusione vincente di Castrovilli per un millimetrico offside rilevato a Ranieri, protagonista nell'azione in un contrasto a centro area con Locatelli. Tra una baruffa e l'altra, uno spintone di qua e di là, giocatori delle due panchine praticamente in campo e l'ammonizione ad Allegri, il match arrivava così alla conclusione rendendo decisiva la rete segnata da Rabiot nella prima frazione: assist di Di Maria sul secondo palo, colpo di testa vincente del francese respinto oltre la linea da Terraciano e rilevato grazie alla segnalazione arrivata all'orologio del direttore di gara. Come dire che in un'altra epoca, senza l'aiuto della tecnologia, chissà come sarebbe finito il tutto: ogni decisione avrebbe potuto essere differente rispetto a quella presa ieri, essendo stati decisivi pochissimi centimetri sia da una parte che dall'altra.
Risultato: la Juve si porta a meno uno dal settimo posto occupato per il momento da Toro e Udinese immaginandosi invece seconda senza il meno 15, mentre la Fiorentina viene raggiunta dal Sassuolo e dal Lecce rimanendo nelle zone meno nobili della classifica. «Dobbiamo darci dei mini obiettivi e raggiungerli passo dopo passo le parole di Allegri, protagonista anche nel finale di gara di un'animata discussione con un tifoso, deluso dall'atteggiamento della squadra -. Adesso abbiamo nel mirino il settimo posto: raggiunto quello, penseremo ad altro. Il tridente? Ho pensato fosse il momento giusto e la squadra dal punto di vista offensivo ha fatto bene giocando anche in velocità e andando vicina al gol due volte con Kostic prima della rete di Rabiot. Volta per volta decideremo se riproporlo oppure no: dipenderà anche dall'avversario e dalla condizione dei giocatori, non tutte le partite sono uguali».
Quanto alla Fiorentina, che Italiano ha proposto per oltre un'ora senza un vero centravanti, ha dimostrato una discreta organizzazione ma anche l'incapacità di rendersi pericolosa se non sporadicamente. Buon per la Juve e per Szczesny, rimasto praticamente inoperoso anche se nel finale un colpo di testa di Jovic (toh) aveva sfiorato il palo pochi minuti prima della rete annullata a Castrovilli.
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