Madama ubriacata dalla notte europea

Non basta battere il Chelsea per vivere di rendita Scelte discutibili di Conte e squadra smarrita

Sarà per la festicciola al night nel dopo Chelsea, sarà l'aria di Milano, sarà la voglia di un Milan appena convinto, ma la Juventus di ieri era smarrita, senza sangue e senza testa, distratta e noiosissima, prevedibile, scontata, insomma un mucchio di aggettivi per un identikt mai visto prima. La Juventus si è battuta da sola, con errori e incertezze smascherati, come accadde contro l'Inter nel secondo tempo, da improvvise paure e dalle scelte un po' sghembe di Conte e da alcuni dati caratteristici che si ripetono con una certa puntualità sulla scheda segnaletica juventina.

Vado nel dettaglio: Isla, quello contemporaneo, vale un terzinaccio qualunque, non è luce, non è buio, è nebbia. Si vede che Lichtsteiner e Pepe devono essere davvero a zero. Bonucci poi avvia l'azione ritenendo di essere Franz Beckenbauer ma fa fatica ad arrivare a Tino Castano, se non sa chi sia stato sarebbe opportuno che si informi in sede, sempre che qualcuno della nuova Juventus lo ricordi. Le sue gaffes già costarono il gol fantasma (soltanto per l'arbitro e la sua orchestra) di Muntari ma ieri sera il difensore ne ha offerte un altro bel mazzo.

A queste prime due note si possono aggiungere le paturnie dell'altro cileno, Vidal, anche indisponente, l'astenia di Pirlo, il narcisismo di Vucinic e dunque va da sé che la Juventus si sia ritrovata a nuotare nell'aria, senza una sola idea di gioco e di svolta al punto che, dopo tre quarti d'ora, Conte ha inserito Padoin, ripeto Padoin, al posto dell'Isla che non c'è.

Juventus sballata, dunque, sconfitta meritatamente, forse da un rigore non del tutto chiaro, questo è il football, ogni tanto la ciambella non ha il buco e lo zucchero, anzi è pure amara.

Onore al Milan che, almeno, ci ha creduto sul serio senza strafare o sparare alla luna.

La Juventus rilancia il campionato degli altri, a meno di nuove sorprese stasera. Ma la sconfitta di Milano è una lezione, non si vive di rendita nemmeno dopo aver battuto i campioni d'Europa. Sempre che serva a qualcosa.

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