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Maledizione, quanti sono quelli del non vincerete più

Non c'è soltanto la maledizione di Bela Guttmann sul Benfica, sei volte finalista europeo e sei volte cornuto e mazziato come disse e predisse il tecnico magiaro passato dal Milan, dal novembre del 1953 al febbraio del 1955, (il magiaro è stato ribattezzato da Costacurta Alessandro, su Sky sport, in Guzman). Lo sport ha vissuto altre magie nere e gufate storiche. Avete presente il pollo fritto del Kentucky, la cui ricetta, per fortuna, resta segreta nei secoli? Bene, avete presente il vecchietto con barba e occhiali che ne rappresenta la mascotte e il socio fondatore? Trattasi del colonnello Sanders che dopo aver fatto il manovale, l'autista di tram, il soldato a Cuba, il maniscalco, l'assicuratore e aver lavorato per la Standard Oil alle pompe di benzina decise di darsi alla cucina e aprì un ristorante a metà degli anni Trenta e inventò il pollo fritto. Accadde però che un giorno la squadra giapponese di baseball, gli Hanshin Tigers, vinsero il campionato del 1985 e i suoi tifosi festeggiarono l'evento tuffandosi nel canale Dotombori, ognuno ritenendosi sosia o simile a uno dei campioni del diamante. Mancava il sosia di Randy Bass, il solo yankee della squadra e allora decisero di prendere la statua del colonnello Sanders, davanti al fast food KFC e lo gettarono nelle acque scure. Da quel giorno i Tigers non hanno più vinto nulla e quella fu la maledizione del colonnello. La statua è stata recuperata ma monca e senza gambe, dunque la malasorte non si interrompe.
È nota la grande rivalità tra gli Yankees di New York e i Red Sox di Boston, siamo sempre nel baseball. Tutto cominciò con George Herman "Babe" Ruth detto anche «Il Bambino» che passò dai Red Sox alla squadra di New York e fu subito leggenda. Lasciando Boston "Babe" lanciò la profezia. «Non vincerete mai più le World Series». Il fatto così si è ripetuto per 85 anni, perdendo 4 serie finali su 4 in gara 7. Per fortuna la maledizione ha avuto una pausa di riflessione, anzi due, nel 2004 e nel 2007 i bostoniani sono arrivati alla vittoria. Anatema anche in F1. Si narra che nel '79, all'indomani del mondiale vinto dalla Ferrari, la mamma di un operaio appena licenziato dal Cavallino avvisò il Drake: «Se non riassume il mio ragazzo non vincerà più il titolo». L'operaio rimase a casa e niente mondiali fino al 2000.
Se Guttmann ha marchiato a vita il Benfica c'è qualcuno che ha fatto di peggio con gli argentini del Racing di Avellaneda. Trattasi dei tifosi dell'Independiente che dopo la vittoria del Racing nella finale Intercontinentale sul Celtic a Montevideo, per spregio e rancore, seppellirono sette gatti neri sette, sotto la porta dello stadio "Cilindro". Da quel giorno i gatti neri misero a segno la loro missione, il Racing retrocesse anche, e quando, dopo 45 anni, tornò alla vittoria in campionato la gravissima crisi politica ed economica dell'Argentina cancellò quel successo, il campionato venne sospeso e rimandato. Ora non è il caso di ricorrere ad amuleti e gesti apotropaici ma segnalo ai contemporanei che Costantino Rozzi faceva gettare sale sul campo del Del Duca di Ascoli prima delle partite.

Non c'è più don Costantino, non c'è più l'Ascoli in serie A ma il sale non è finito.

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