Mancio: "Ora i gol di Icardi e una scintilla da Jovetic..."

Vincendo al Barbera l'Inter tornerebbe per una notte in testa da sola Niente turn-over, rimandato alla sfida infrasettimanale di Bologna

Mancio: "Ora i gol di Icardi e una scintilla da Jovetic..."

nostro inviato ad Appiano G.

Poiché spesso le conferenze pre gara sono una noia mortale, e non per colpe specifiche, ecco un botta e risposta che in realtà non c'è stato ma rissume appieno quanto ha detto Mancini ieri, vigilia di Palermo-Inter, con tre punti solo in testa alla classifica per 24 ore scarse.

È da un mese che non vincete...

«Per forza, c'è stata la sosta per le Nazionali».

Nuovi dubbi su Kondogbia?

«Io non ho dubbi su Kondogbia».

Ha detto Hazard che è più forte di Pogba...

«Non l'ha detto Hazard, l'ha detto il fratello di Hazard».

Avete deciso i rinforzi per gennaio?

«Mai parlato con Thohir di questo».

Ljajic deve fare il bravo?

«Alle qualità tecniche deve abbinare altre cose».

Non avete un giocatore che spacca la partita...

«Ce l'abbiamo, è Jovetic».

Segnate poco.

«Abbiamo un centravanti che ha sempre segnato e segnerà ancora»

Icardi è vittima o responsabile.

«Né l'uno, né l'altro».

Nessuno vi cita fra i favoriti.

«Giusto».

Perché volete cedere Santon?

«Chi l'ha detto?».

Ranocchia ha giocato un buon derby.

«Tutti commettono degli errori. Li ha commessi anche lui».

Cosa farete a Palermo?

«Andremo per vincere».

Poi il Mancio si è alzato, ha salutato, ed è andato a dirigere l'allenamento, riscaldamento, lavoro atletico, possesso palla, programma tattico e partitella a campo ridotto. Differenziato per Murillo per un forte raffreddore ma senza febbre, Ljajic ha svolto parte del lavoro a livello individuale. Con il Palermo ci sarà una novità al massimo, Mancini ha intenzione di far girare la squadra a Bologna nel turno infrasettimanale prima della sfida casalinga con la Roma, 11ª giornata, quando ogni punto inizia a diventare pesante. Potrebbe giocare Biabiany, a Melo un turno di riposo, più Gnoukouri di Kondogbia, ma sono ipotesi come sul modulo, al quale si riserva sempre più importanza. Un aspetto talmente lontano da quanto accade fuori dal campo dove l'Inter si muove a passi larghi, poco minimalista nel pensiero e molto proiettata al futuro. Erick Thohir dovrebbe tornare per la partita interna con la Roma, il derby non l'ha visto o forse sì, era negli Stati Uniti, ma ormai ha disloccato fidi nei ruoli strategici e di loro si fida ciecamente, ognuno è presidente del proprio settore. A Massimo Moratti nessuno ha chiesto niente, il presidente è contento di come stanno attualmente le cose. Il derby dell'Expo ha detto poco, questo è trapelato, ognuno faceva delle cose, Mancini è rimasto soddisfatto del risultato ma non ha ricevuto grosse indicazioni dai riservisti, una buona parte di loro andranno sul mercato a gennaio perché Thohir ha ribadito che non si può solo comprare.

Sul bilancio in rosso e il fair play finanziario non c'è preoccupazione, semmai c'è fastidio per come si è evoluta la vicenda stadio. È tornato Beppe Baresi, farà l'osservatore dei giocatori in prestito e riferirà direttamente a Ausilio. Il Palermo? «In casa va in difficoltà - ha detto il Mancio - Attaccheremo».

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