Marchionne esagerato: Alfa in F1 e Rossa in Formula E. Forse
1 Aprile 2017 - 07:50Apertura a un futuro elettrico, mentre al vertice Fia sui motori partecipa anche il Biscione
Periodicamente torna. La voce. Il sogno. L'Alfa Romeo in F1, chissà, magari un giorno. Ieri, per esempio se ne è parlato molto. Perché a Parigi, in Place de La Concorde, cuore federale del mondo che corre a 300 all'ora, sono stati invitati tutti coloro che producono motori nel Circus e sono interessati a saperne di più sulle future frontiere che questo sport esplorerà da fine 2020. Quando scadranno molte cose fra cui l'attuale regolamento delle power unit. E saranno ovviamente scenari più elettrici.
C'erano dunque i rappresentanti delle Case costruttrici di motori impegnate in F1 (Ferrari, Mercedes, Renault, Honda), ieri a «casa» di monsieur Jean Todt, il presidente Fia che proprio l'ibrido ha fortemente voluto. Ma al meeting erano stati invitati anche i boss delle Case che stanno sfogliando la margherita. Chi molto, come i tedeschi dell'Audi che hanno infatti inviato l'ex capo della Gestione sportiva Ferrari, Stefano Domenicali, ora a.d Lamborghini. Chi un po' meno e in modo più titubante come l'Alfa Romeo rappresentata dall'ad Heinz Harald Wester.
Se può inquietare Maranello la possibile futura presenza di altri tedeschi ricchi come il Gruppo Volkswagen a cui Audi appartiene (alla riunione c'era l'ex Porsche, Wolfgang Hatz), fa invece sognare milioni di appassionati l'idea che il Biscione abbia ufficialmente preso parte a un incontro in chiave F1. Per cui finalmente un fatto dopo le parole, per la verità centellinate, con cui Marchionne aveva negli ultimi due anni parlato di Alfa e F1 («confermo che mi piacerebbe vederla nel Circus, ho chiesto al dt Ferrari, Binotto, e al team principal Arrivabene di studiare il progetto...» così a dicembre). Nel caso al sogno seguisse realtà, la via più percorribile sarebbe comprare un team già motorizzato Ferrari (Sauber?) e avviare un'operazione stile Toro Rosso. Che già costa correndo da Toro Rosso, figuriamoci con l'obbligo di non sfigurare che avrebbe se griffata Biscione.
Sempre ieri si è saputo che la Ferrari e il suo presidente pensano a un futuro nell'elettrico. Queste le parole consegnate alla rivista Fia uscita di recente ma rilasciate alcuni mesi fa: «Abbiamo bisogno di essere coinvolti nella Formula E, perché l'elettrico via ibrido sta per diventare parte del nostro futuro».
Parte. Infatti, giusto alcuni mesi fa, a Maranello ribadivano ancora che «non è nel dna Ferrari un'auto tutta elettrica. L'ibrido sì». E in una delle ultime conference call con gli analisti, Marchionne ha sottolineato che dal 2019 saranno ibridi molti dei modelli del Cavallino. Da qui a sbarcare nella Formula E ce ne passa.
Magari la Rossa lo farà collaborando in qualche modo con altro team. Però la Ferrari ha vinto a Melbourne, un manager Alfa sta parlando di F1, e allora perché non sognare anche una Rossa che sibila?
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