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Marotta: "Icardi da Sarri? Per ora no"

L'ad: «Scambio con Dybala utopia... Dzeko e Barella al nostro prezzo»

Marotta: "Icardi da Sarri? Per ora no"

Questione di ruoli. Se Antonio Conte («il profilo adatto al momento storico del club») parla di maglie sudate, Beppe Marotta - per quella che sarà di fatto la sua prima Inter - usa i termini scelte e mercato. È stato l'ad interista a far «esplodere» i casi Icardi e Nainggolan, che oggi partiranno per Lugano con la truppa nerazzurra ma di fatto sono fuori dal progetto tecnico. «Una scelta difficile e sofferta, dobbiamo rispettare i giocatori e non togliere loro valore perché sono degli asset importanti per noi», così Marotta sui big indesiderati. E ieri il dirigente ha delineato il percorso che porterà a definire della rosa: «Sappiamo i giocatori che vuole Conte, abbiamo le idee chiare, ma siamo ancora un cantiere e bisogna avere pazienza perché i nostri obiettivi sono importanti e c'è da rispettare l'equilibrio finanziario».

I nomi da tempo seguiti e corteggiati sono quelli di Barella, Lukaku e Dzeko. Con la cessione di Icardi conditio sine qua non per operare un acquisto eccellente. «La Juve per Mauro? Per ora lo escludo, non ci sono le minime condizioni e uno scambio con Dybala è utopistico. Ma tutto è aperto, vediamo cosa succede», ha sottolineato l'ad nerazzurro. La difesa è a posto, restano da sistemare gli altri reparti. Con la questione centravanti prioritaria e le partite a scacchi aperte per gli obiettivi principali. «Su Dzeko il venditore cerca di essere più abile del compratore, il fatto che il giocatore abbia dato l'assenso al trasferimento all'Inter non significa molto. Barella? Cagliari e Roma hanno il diritto di fare il prezzo che vogliono, ma il compratore può fare il suo». Di sicuro i calciatori scelti dovranno avere i valori alla base dell'Inter: «Cultura del lavoro e della vittoria, senso di appartenenza a questi colori.

Valori che Conte incarna benissimo».

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