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Martinenghi-Panziera. L'Italia veloce in acqua Greg, fatica d'argento

Nicolò trascina sul podio Cerasuolo nei 50 rana. Margherita concede il bis: i 100 dopo i 200 dorso

Martinenghi-Panziera. L'Italia veloce in acqua Greg, fatica d'argento

Un'altra pioggia di medaglie si è abbattuta sulla piscina del Foro Italico. Sono ben sette podi: due ori, due argenti e tre bronzi. I nostri straordinari atleti continuano a regalare emozioni. Specialmente i ranisti. Come Nicolò Tete Martinenghi. Il 23enne varesino è un portento e riesce a far suoi anche i 50 rana dopo aver portato a casa la specialità olimpica dei 100. Tete si porta sul podio pure l'emiliano Simone Cerasuolo, secondo. È un'altra doppietta a rana degli azzurri, la terza a questi Campionati dopo quella Martinenghi-Poggio e Pilato-Angiolini, entrambe sui 100 rana. La rana agli Europei di Roma ha un solo colore: l'azzurro. Per Martinenghi, in tutto questo, è il coronamento di una stagione sensazionale, che lo vede sul tetto d'Europa, un anno dopo il bronzo olimpico sui 100 e in staffetta mista, e la doppietta d'oro iridata, sempre 100 e nella 4x100. «Che bella gara commenta Tete, che ha nuotato il primato italiano -. Non pensavo di stare così bene, mi sentivo un po' stanco. Ma quando sono entrato in vasca ed ho sentito tutto il calore ho pensato che dovevo dare tutto per loro. È stato bellissimo». La gioia è doppia, perché sul secondo gradino del podio c'è quel Simone Cerasuolo, 19 anni, che aveva estromesso il veterano Fabio Scozzoli, 34 anni, per lo spareggio interno.

E a proposito di doppiette: che dire di Margherita Panziera. Dopo il successo negli amati 200 dorso, il terzo consecutivo in campo continentale, la veneta trionfa anche nei 100. Inaspettato. «Quando ho toccato la piastra all'arrivo, ho sentito il boato. Non sapevo se fosse per me. Sono entrata in gara volendo solo nuotare bene, ed invece è arrivata addirittura la medaglia d'oro».

Stavolta Gregorio Paltrinieri non nuota nell'oro come ai Mondiali: si deve accontentare dell'argento nei suoi 1500 stile libero alle spalle dell'ucraino Romanchuk, che a causa della guerra ha dovuto lasciare il suo Paese e si è trasferito in Germania, ospite di Wellbrock, ieri anonimo 5° alle spalle di Mimmo Acerenza. Ne è uscita un gara forte ed è questo il bello della nostra rivalità. Era il massimo che potessi fare, la confessione di Greg. La penultima giornata di finali in corsia si è aperta con il bronzo di Alberto Razzetti, che dopo l'oro nei 400 misti riesce a salire sul podio pure nei 200 farfalla. E gli resta sempre un'altra cartuccia: i 200 misti. Distanza nella quale Sara Franceschi, compagna di allenamenti di Alberto, acciuffa la medaglia di bronzo. Sapevo che dovevo fare la differenza nella frazione a rana, ci sono riuscita e sono contenta del risultato. Infine, chiusura con la settima perla di giornata: il bronzo della 4x200 mista stile libero.

E oggi grande finale con Zazzeri e Deplano nei 50 stile, i 400 stile con la Quadarella (a caccia di uno storico tris d'ori) e Galossi, i 50 rana con Benny Pilato e Castiglioni, i 100 dorso con Ceccon, più la 4x100 mista.

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