Stano d'oro nella marcia 20 chilometri

Arriva un'altra impresa dall'atletica leggera italiana con l'oro di Massimo Stano nella 20 km di marcia

Stano d'oro nella marcia 20 chilometri

Massimo Stano conquista la medaglia d'oro nella 20km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo.

Un'altra giornata ricca di emozioni e di medaglie, quella vissuta dall'Italia a Tokyo 2020. I bronzi di Gregorio Paltrinieri nella 10 km di nuoto di fondo, Elia Viviani nell'Omnium di cliclismo e Viviana Bottaro nel karate oltre che l'argento di Manfredi Rizza nel K1 200 della canoa avevano già arricchito il medagliere azzurro. Mancava soltanto una medaglia d'oro per chiudere incredibilmente la giornata ed è puntualmente arrivata.

È ancora l'Italia dell'atletica leggera a regalare un'altra leggendaria impresa: dopo le vittorie di Tamberi e Jacobs, stavolta tocca a Massimo Stano salire sul gradino più alto del podio nella 20 km di marcia. 29 anni, pugliese, era alla sua prima esperienza olimpica. Vive a Roma, è sposato con Fatima Lofti, ex siepista, di origini marocchine e cresciuta a Varese. Cinque anni fa, per sposarla ha abbracciato la fede musulmana. I due hanno una bimba di 5 mesi e mezzo.

La gara

Il marciatore azzurro, nel caldo torrido di Sapporo firma un vero e proprio capolavoro. Prima è in testa a guidare il gruppo dal 12° km e poi con una progressione irresistibile opera la selezione decisiva, frantumando un gruppetto inizialmente composto da sette atleti. Terzo a metà gara, negli ultimi 3mila metri l'azzurro è stato protagonista di un grande testa a testa contro i due rivali giapponesi, Ikeda e Yamanishi, gli unici capaci di tenere il suo ritmo fino quasi al traguardo. Poi però Stano ha aumentato ancora l’andatura all’inizio dell’ultimo giro ed è rimasto da solo a marciare verso il titolo di campione olimpico, chiudendo con il tempo di 1.21.05, mettendo in fila i due padroni di casa, Koki Ikeda d’argento e Toshikazu Yamanishi di bronzo.

È un risultato per certi versi inatteso, visto che alla vigilia il marciatore pugliese non era dato in grandissime condizioni. E invece è arrivata la gara perfetta, Massimo ha sempre tenuto sotto controllo la situazione e nel momento decisivo, ha fatto la differenza con una progressione irresistibile. Questa vittoria arriva dopo il trionfo di Ivano Brugnetti ad Atene 2004. Per la marcia italiana è addirittura la diciottesima medaglia olimpica, la nona d’oro su un totale di ventidue. Terzo dopo quello di Maurizio Damilano a Mosca 1980 mentre nella 50km erano arrivati gli ori azzurri di Schwazer a Pechino 2008, Pamich a Tokyo 1964 e Dordoni a Helsinki nel 1952. Addirittura l'atletica azzurra non conquistava tre titoli da Los Angeles 1984, Giochi però dimezzati dal boicottaggio dell'Urss e dai Paesi del blocco sovietico.

Si tratta del settimo oro per l'Italia a Tokyo: il terzo che arriva dall’atletica leggera, dopo quelli di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs.

Grazie a questa medaglia d'oro, l'Italia risale fino all’ottavo posto (momentaneo) nel medagliere. In totale le medaglie azzurre sono 33: 7 ori, 10 argenti e 16 bronzi. Dopo un'altra impresa leggendaria i sogni azzurri sembrano non finire più.

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