Al mercato di consolazione per vestirsi da Champions

Roma a caccia di un difensore, il Napoli non pensa solo a Icardi. L'Inter vuole il baby Gabigol, il Milan su Zaza

Al mercato di consolazione per vestirsi da Champions

Dietro la Juventus, chissà. A una ventina di giorni dal via del campionato, non ci sono dubbi su chi sia la regina dell'estate, anche se proprio ieri da Hong Kong Allegri ha richiamato l'intero ambiente «all'umiltà, perché mi pare si dia tutto troppo per scontato»: Higuain, Pjanic, Dani Alves, Benatia e Pjaca sono però biglietto da visita pesantissimo da sopportare per la concorrenza. La quale sulla carta parte pure indebolita dallo stesso mercato bianconero, visto che al Napoli secondo classificato lo scorso campionato è stato sfilato un attaccante da 36 gol e alla Roma (terza) il centrocampista più talentuoso della rosa: con ancora un mese di mercato tutto può comunque accadere, ma è innegabile che a oggi la lotta più serrata la si immagini per un posto in Champions e per entrare in Europa.

Organici (incompleti) alla mano, il Napoli al momento si è indebolito non poco perché il polacco Milik (dall'Ajax) non potrà certo raccogliere da solo l'eredità del Pipita: se arrivasse Icardi il discorso cambierebbe e allora non resta che attendere. Nel frattempo De Laurentiis, dopo avere allungato la panchina grazie a Tonelli e Giaccherini, punta forte su Diawara (centrocampista del Bologna) e, se dovesse lasciare partire Koulibaly (Chelsea), busserebbe alla porta del Torino per avere Maksimovic. Leggermente diverso il discorso che riguarda la Roma: salutato a malincuore Pjanic, Spalletti recupera però Strootman e, se l'olandese sarà quello vero, il saldo potrebbe essere comunque positivo. I giallorossi hanno anche riscattato El Shaarawy, rinnovato la difesa con Juan Jesus e Mario Rui (il cui ginocchio però ieri ha fatto crac: monitorati adesso l'argentino Fazio, Vertonghen e Ogbonna) e, soprattutto, sperano che Gerson (classe 1997, capitano dell'Under 20 brasiliana) sia davvero quel fenomeno di cui si dice: se così fosse, i 16 milioni spesi mesi un anno fa sarebbero stati un buon investimento. A proposito di baby brasiliani, l'Inter (ormai sicura di avere Candreva per 25 milioni) starebbe sfidando la Juve per Gabigol, ventenne attaccante del Santos il cui cartellino è in parte anche del fondo Doyen e della stessa famiglia del calciatore: i nerazzurri avrebbero addirittura pronta un'offerta da 30 milioni, decisamente superiore a quella dei bianconeri (18) che però avevano già un accordo con il «nuovo Neymar». Se così fosse, tenuto conto delle difficoltà nerazzurre a spendere (imposte dal fairplay finanziario), la cosa più normale sarebbe immaginare la cessione di Icardi per finanziare il mercato: al di là dei mugugni di Mancini, non va peraltro dimenticato che la Beneamata ha aggiunto in mezzo al campo Banega (Siviglia) e in difesa gli esterni Ansaldi (Genoa) ed Erkin (Fenerbahce). E se la Fiorentina al momento non ha cambiato nulla tra i primi undici (ma attenti al ritorno di Giuseppe Rossi), un occhio di riguardo lo merita forse la Lazio nonostante il pasticcio allenatore: Immobile al centro dell'attacco potrebbe anche rivelarsi una scommessa vincente, idem Wallace (Braga) in difesa. Rimane invece fermo e ingiudicabile il Milan (che pare comunque volere fortemente Zaza) per i ben noti motivi societari, mentre il Sassuolo (già visto all'opera nei preliminari di Europa League) è riuscito per il momento a tenere tutti i migliori tranne Vrsaljko, aggiungendo pure il giovane Stefano Sensi (Cesena), centrocampista in orbita Juve.

Tra le squadre che ambiscono a inserirsi ai piani alti, pare essersi mosso con intelligenza anche il Toro di Mihajlovic: al netto dell'assenza di un portiere affidabile (né Padelli né Gomis lo sono, al momento), il tridente Iago Falque-Belotti-Ljajic merita credito.

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